Coop su Coronavirus: aumenti dei ricavi fino a +50%

Un punto di vendita di Coop Lombardia, ieri
Il panico ha generato nel corso del week un aumento delle vendite stimabile in un +50% a partire dall’epicentro della crisi (Milano e Lombardia)

Scorte precauzionali ingenti, come si era verificato in situazioni analoghe come nel caso del contagio da Sars di inizio anni 2000, che hanno determinato nel corso del week end appena trascorso un aumento delle vendite stimabile in un +50% a partire dall’epicentro della crisi (Milano e Lombardia) e via via a scalare allontanandosi da quei territori. È quanto si sta verificando nei punti di vendita Coop sull'onda (molto proficua per i ricavi dei retailer e l'eCommerce, molto dannosa per la supply chain) del solito panico generato dal Coronavirus.

Coop informa che "i rifornimenti di merci sono regolari e continuativi con i magazzini che funzionano a pieno ritmo. Rimane invece la difficoltà di approvvigionamento di articoli quali in particolare gel disinfettanti e mascherine che sono andati esauriti e per i quali si sta provvedendo, contando di poterli riavere in assortimento nei prossimi giorni".

Coop sta seguendo l’evolversi della situazione adottando di volta in volta le misure di prevenzione indicate dal Ministero della Salute e dalle singole autorità territoriali e distribuendo al personale le 10 regole da seguire diffuse dal Ministero.

 

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