Con un portafoglio ampio di circa 7.000 prodotti, Coop si prepara al 2025 con la determinazione di chi vuole continuare a crescere, dopo la conclusione del progetto che, negli ultimi tre anni, ha visto la revisione, completa o parziale, di 5.000 prodotti, raddoppiando il numero degli item. “Quest’anno intendiamo ulteriormente consolidare le nostre quote, trasmettere ai consumatori che frequentano i nostri punti di vendita, soci o non soci che siano, i plus di queste linee che si concretizzano nell’abbinare qualità e prezzo giusto - afferma Alessandro Masetti, direttore grocery di Coop Italia- Del resto veniamo da periodi di inflazione importante, che hanno eroso il potere d’acquisto dei consumatori e, in questo contesto, vogliamo garantire loro di risparmiare, ma senza rinunciare alla qualità. Oggi siamo arrivati quasi a una quota del 40% a volume, per un valore superiore al 33% a valore. Con questi numeri pensiamo che la crescita adesso debba essere culturale e avvenire lavorando sulla penetrazione di brand e prodotti. Il nostro obiettivo quest’anno sarà quello di far crescere la consapevolezza dei clienti verso i punti distintivi delle nostre linee a marchio e lavorare sulla fidelizzazione”.
Aumentano i marchi
“La crescita che abbiamo registrato in questi anni, frutto di questa revisione profonda, non ha riguardato solo il marchio Coop e quelli già noti (ndr: come ViviVerde, Fiorfiore, Solidal…), ma si è concretizzata nel lancio di 21 nuovi brand, stravolgendo completamente l’offerta della nostra marca privata -continua Masetti-. Apprezzamenti che non riguardano solo il food, che rimane il nostro core business, ma che si esprimono anche in settori non alimentari, come il petfood, la chimica casa e la cura persona con nuovi brand come Chiringuito e Officina dei Fiori”.
Il ritorno del biologico
Va anche detto che alcuni brand storici stanno vivendo un momento particolarmente positivo. “Viviverde, ad esempio, sta registrando ottimi risultati, anche grazie al ritorno del buon andamento del biologico, che negli anni scorsi ha vissuto difficoltà per l’incidenza dell’inflazione e dei prezzi alti -continua Masetti-. Mentre oggi stiamo vedendo un ritorno del prodotto bio e di quello sostenibile, settori che, nel 2025, saranno sostenute in maniera significative dalle politiche di Coop”.
Nuove nicchie
Per quanto riguarda altre nuove nicchie come quelle per la longevity e gli over 60, Masetti sottolinea l’interesse di Coop, che al momento si concretizza in studi per capire come approcciare il tema. “Al momento abbiamo lanciato, proprio nel mondo della chimica, un prodotto mirato, un primo passo, per capire che spazi commerciali ci sono per eventuali nuove linee in questa direzione e come inserirle nel nostro portafoglio con una focalizzazione adeguata e coerente con i nostri valori”, precisa Masetti, che aggiunge: “Oggi siamo più concentrati sull’area del benessere, lavorando sia su linee per la cura del corpo sia su ambiti food come il vegano e proteico, oltre a settori che non più nuovi ma che continuano a raccogliere successo di vendita come il free from, soprattutto senza zucchero, senza glutine e proposte specifiche per le intolleranze, che siamo stati tra i primi a lanciare e che continuano a registrare performance molto positivi, soprattutto dopo il rinnovamento della linea a livello di pack e di offerta”.