Coop con un giro d’affari di 16,4 miliardi di euro (14,8 miliardi sviluppati dalla parte retail) è il secondo gruppo della gdo italiana per fatturato

Nel corso del 2023, Coop e le cooperative di consumatori che ad essa fanno capo hanno proseguito nel percorso di riposizionamento, e soprattutto sono riuscite a centrare gli obiettivi che si erano prefissate. Complessivamente il giro d’affari si è attestato a quota 16,4 miliardi di euro, (+2% rispetto al 2022) dei quali 14,8 miliardi (+2,9%) è quello sviluppato dalla parte retail. Alcuni indicatori economici segnalano come lo stato di salute di Coop sia positivo: l’occupazione generata è grosso modo intorno alle 59.000 unità, in lieve flessione (-1,5% rispetto al 2022), determinata principalmente dalla riconfigurazione della rete vendita. Aumenta, invece, la percentuale delle donne che ricoprono ruoli direttivi, quota che ha raggiunto il 34,8%. Questo dato, che da un po’ di anni è in crescita, conferma il continuo impegno Coop sui temi dell’inclusione e della parità di genere, sottolineato, a febbraio 2024, dalla Certificazione della parità di genere secondo Uni PdR 125: Coop è la prima impresa della grande distribuzione ad ottenerla.

La base dei soci Coop ha superato i 6,2 milioni: giusto per avere un’idea della penetrazione, basti pensare che un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle 75 cooperative associate. La percentuale maggiore di soci è costituita da donne: il 58,1%. Il prestito sociale è poco sopra i 7,2 miliardi di euro. I soci prestatori sono 1 milione, a cui le cooperative hanno distribuito qualcosa come 23 milioni di euro di interessi.

Prodotti a marchio, continua la crescita

Le vendite di prodotti a marchio hanno superato i 4,5 miliardi di euro e hanno inciso per il 30% sul totale delle vendite realizzate nel 2023 (l'incidenza sale al 40% se si considerano i volumi, cioè le vendite in quantità). Anno nel quale, fra l'altro, Coop ha concluso il processo di riposizionamento, che, nell’arco di due anni, ha portato sugli scaffali qualcosa come 5.000 nuovi prodotti a marchio, con proposte fino ad oggi inedite, riformulazioni e cambi di packaging. Grazie all’innovazione dell’offerta, la marca Coop è diventata leader nell’80% delle categorie. Il tasso di penetrazione ha superato il 95%.

Coop secondo gruppo della Gdo

Coop si conferma al secondo posto tra le insegne della grande distribuzione, con una quota di mercato pari a 11,4% del totale Gdo. Volendo analizzare un po’ più nel dettaglio i numeri del 2023, l’aggregato delle sette cooperative più importanti come dimensioni è in netto miglioramento come risultati economici rispetto agli anni precedenti.

Accenniamo anche alla parte più squisitamente finanziaria. Torna ad essere stabilmente positivo il risultato d’esercizio (0,2%), registrando, nel 2023, un incremento di oltre 115 milioni di euro rispetto al 2022. Il miglioramento ha beneficiato della crescita del valore aggiunto (15,8% e +1 punto percentuale sul 2022) e a un contestuale contenimento dei costi, anche se quelli energetici sono aumentati e si è dovuto tenere conto dei primi effetti del rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro.

L'Ebitda è pari al 3,7% del fatturato, mentre l'Ebit è riuscito a sfiorare la parità, raggiungendo un -0,2%, in un periodo, il 2023, contrassegnato dall’inflazione e dalle difficoltà della domanda finale. E, soprattutto, da un inasprimento della competizione dei discount.

Le cooperative hanno confermato la forte patrimonializzazione (6,5 miliardi di euro il capitale proprio) e il progressivo calo dell’indebitamento, soprattutto per quello di breve termine, che nel 2023 è stato ridotto di 1,1 miliardi di euro.

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