Coop Adriatica, nonostante la crisi bilancio con segno più

Il bilancio 2010 di Coop Adriatica, presente con 160 negozi nelle quattro regioni Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo, nonostante la crisi della domanda, è positivo.

Da lunedì 16 maggio sono partite sul territorio le 94 le assemblee separate di bilancio, aperte simbolicamente il 5 maggio a Bologna con l’incontro La giusta economia, con il presidente Romano Prodi. I soci sono chiamati a vagliare e votare i risultati economici, sociali e ambientali dello scorso anno e i nuovi Consigli di amministrazione. Lo scorso anno i partecipanti sono stati 28 mila (il 20% in più del 2009).
Complessivamente, al 31 dicembre i soci erano 1.107.933 (+4,64%) e i soci prestatori 229.186, per un prestito sociale di 1.981 milioni di euro, mentre i dipendenti erano 9.046 (224 in più del 2009), il 92,7% dei quali con contratto a tempo indeterminato.

134 milioni di investimento
Lo scorso anno fare la spesa nei negozi di Coop Adriatica è costato il 5% in meno rispetto al 2009, mentre ai soci sono andati vantaggi per oltre 100 milioni di euro. Gli investimenti nello sviluppo e l’innovazione della rete sono stati pari a 134 milioni di euro, andati fra l’altro all’apertura di 2 ipercoop e 5 supermercati.

Coop Adriatica ha inoltre continuato ad avere grande attenzione verso i servizi innovativi nei pdv, come il pagamento delle bollette, le casse “fai-da-te”,
la telefonia con CoopVoce e i farmaci a prezzi accessibili.

Sostenibilità e charity
Tra le priorità, anche gli accordi di filiera con il mondo agricolo, che hanno garantito qualità e prezzi equi per i produttori e i consumatori, e gli interventi in difesa dell’ambiente: dalla campagna per un uso consapevole dell’acqua, all’installazione di impianti fotovoltaici in altri 10 negozi, per una produzione annua di 2,8 milioni di kilowattora di energia pulita (+70%).
Oltre 6 milioni di euro sono stati destinati infine a iniziative
sociali: dal recupero dei prodotti Brutti ma buoni, che ha donato
alimenti invenduti a beneficio di persone in difficoltà per 3,5 milioni
di euro, ai progetti C’entro anch’io, che hanno ricevuto 214 mila euro
per interventi contro l’esclusione sul territorio, fino agli interventi
di solidarietà internazionale e locale sostenuti con 974 mila euro
dalla raccolta punti sulla spesa.

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