Nei fatti, i consumatori spendono meno, ma sembrano risentire positivamente del rallentamento della dinamica inflazionistica. Infatti, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) evidenzia, a gennaio 2009, una riduzione tendenziale del 4,6% in quantità, dato più negativo rispetto a quanto registrato in dicembre, confermando che i consumi non solo sono ancora in una fase critica, ma non traggono neppure benefici dal rallentamento dell'inflazione. Nonostante il trend negativo dei consumi, l'indagine Isae sul clima di fiducia segnala anche a febbraio 2009 un'ulteriore tendenza al recupero.
Le dinamiche del periodo
Particolarmente pesanti risultano le dinamiche della produzione industriale. Stando all'indagine rapida Confindustria, infatti, a febbraio 2009 si è registrato un'ulteriore contrazione della produzione (-0,6% in termini congiunturali) e degli ordinativi (-4,7% la variazione rispetto a gennaio).
Relativamente ai prezzi al consumo, la dinamica ha evidenziato, anche nel mese di gennaio, una tendenza al rientro, sostenuta dalla riduzione dei prezzi delle materie prime energetiche e dall'attenuarsi delle pressioni sul comparto alimentare.
A gennaio i prezzi relativi al paniere di beni e servizi che compongono l'ICC hanno fatto registrare una crescita dello 0,6%. Rispetto a dicembre, il rallentamento più sensibile in termini di variazioni tendenziali ha interessato il settore degli alimentari, bevande e tabacchi la cui crescita è passata dal 4,6% al 3,6%. Più specificatamente, quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per gennaio 2009, pur evidenziando un'ulteriore flessione (-1,4% in termini tendenziali) segnala una tendenza alla stabilizzazione dei consumi delle famiglie fortemente compressi nel 2008.
In ripresa la ristorazione
La domanda per beni e servizi ricreativi, dopo il -3,7% registrato nel mese di dicembre, ha registrato a gennaio 2009 una diminuzione dell'1,7%. All'interno di questo aggregato la componente più dinamica continua a risultare quella relativa ai concorsi a pronostici.
La stima della domanda per i servizi di ristorazione e d'alloggio mostra una moderata crescita dei consumi delle famiglie (+0,3% in termini tendenziali), dato che segue il -1,8% di dicembre e che sembra derivare dalla diversa distribuzione nella settimana delle festività di inizio anno rispetto al 2008.
La tendenza ad una minor dinamicità della domanda relativa ai beni e servizi per la cura della persona, registrata nei mesi finali del 2008, si è confermata a gennaio 2009, mese in cui si è avvertito un calo dell'1,2% delle quantità vendute: l'evoluzione è derivata da un peggioramento della domanda per gli articoli di profumeria a cui si è associata una moderata contrazione dei consumi per prodotti farmaceutici e terapeutici.
Sia pure con toni meno negativi rispetto a quanto registrato nell'ultimo trimestre del 2008, anche a gennaio di quest'anno gli acquisti di articoli d'abbigliamento e calzature hanno segnalato una riduzione (-1,3%).
La stagione dei saldi, quindi, seppure relativamente favorevole per i volumi acquistati, non ha invertito il trend decrescente della spesa di medio periodo.
Anche a gennaio la domanda di beni e servizi per la casa ha subito una flessione delle quantità vendute (-3,5%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. All'interno di questo aggregato elementi di particolare difficoltà continuano a caratterizzare il settore dei mobili che sconta ormai da tempo un ridimensionamento dei consumi.
Infine, in termini reali, a gennaio si è avuto un peggioramento della domanda relativa al settore della mobilità (-28% in valore), accompagnata da evoluzioni negative per quasi tutte le componenti considerate, ad esclusione delle comunicazioni che evidenziano peraltro un rallentamento nel trend di sviluppo.