Conad, Coop ed Esselunga: 160 milioni per le scuole italiane

In dieci anni, Conad, Coop ed Esselunga hanno donato oltre 160 milioni di euro in materiali didattici a più di 40.000 scuole italiane

Le campagne community lanciate negli ultimi dieci anni dalle insegne distributive hanno consentito di dare un sostegno concreto agli istituti scolastici italiani. In dieci anni, sono oltre 160 i milioni di euro donati in materiali didattici a più di 40.000 scuole italiane grazie ai programmi Insieme per la Scuola (Conad), Coop per la Scuola (Coop) e Amici di Scuola (Esselunga). Per approfondire gli effetti delle campagne rivolte alla comunità, il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha condotto un’indagine qualitativa e quantitativa in collaborazione con The Continuity Company, società leader nello studio e nella gestione delle iniziative di loyalty marketing a favore della collettività. Lo studio contiene anche i risultati circa l’efficacia e il gradimento delle campagne tra i clienti di Conad, Coop ed Esselunga.

Cosa emerge dallo studio?

In generale, queste campagne attivano famiglie con un livello socio-economico più elevato rispetto a quello caratteristico dei clienti dei retailer. Data la natura dell’iniziativa, le famiglie aderenti si caratterizzano per una maggior presenza di figli in età scolare (da 6 a 17 anni), risultando più concentrate nei nuclei numerosi (più di 3 componenti familiari). Tra i clienti delle tre insegne, il 62% dichiara di conoscere le iniziative, il 46% di raccogliere almeno un buono durante il periodo di attività, e il 43% di partecipare attivamente destinando i buoni alla scuola da loro scelta. Una percentuale, quest’ultima, che arriva a ben il 95% tra le famiglie che sono solite raccogliere questi bollini.

Le dichiarazioni

L’attenzione alla creazione di valore sociale fa parte del dna costitutivo di Conad ed è sempre più legata al nostro core business -dichiara Giuseppe Zuliani, direttore customer marketing e comunicazione di Conad-. Riteniamo che il ruolo della scuola sia fondamentale nella società e la nostra priorità è darle un supporto, ridistribuendo risorse dall’azienda ai territori dove operiamo. Ci siamo impegnati per la comunità scolastica con molte iniziative: non solo Insieme per la Scuola, che ogni anno ci permette di donare materiale didattico e attrezzature multimediali a migliaia di istituti, ma anche il concorso letterario ‘Scrittori di Classe’, che in otto edizioni ha visto coinvolti 3,5 milioni di alunni, 170.000 classi e oltre 20 milioni di libri distribuiti gratuitamente”.

L’impegno di Coop nei confronti della scuola è iniziato ben prima delle campagne community con un’attività istituzionale di educazione al consumo consapevole che considera il consumo come processo formativo. Contribuire a sviluppare un pensiero critico rispetto alle proprie scelte è uno degli obiettivi delle proposte educative Coop -aggiunge Carmela Favarulo, responsabile attività di educazione al consumo consapevole Ancc-Coop-. Il legame tra le cooperative di consumatori e il mondo dell’istruzione si è creato già negli anni ’80, ed è diventato sempre più strutturato e continuativo. I temi, inizialmente più legati all’alimentazione e all’ambiente, si sono evoluti e ampliati inserendosi nella più ampia cornice di riferimento dell’educazione ai diritti e alla cittadinanza, in linea con le strategie di Coop in termini di politiche ambientali e sociali. Con i nostri progetti, ogni anno riusciamo a coinvolgere circa 230.000 studenti (tre milioni e mezzo negli ultimi 15 anni) e oltre 10.000 docenti di scuole di ogni ordine e grado. Con l’accreditamento nella Green Community del Ministero dell’Istruzione, siamo presenti in 1.112 comuni con 6.000 attività gratuite tra animazioni, progetti speciali, percorsi, laboratori, seminari e concorsi”.

Coinvolgere le famiglie in un progetto dalla forte valenza sociale, coinvolgere i clienti dando loro la possibilità di ‘fare del bene’ facendo la spesa fa parte del senso di essere un’impresa radicata nel territorio -commenta Roberto Selva, chief marketing and customer officer di Esselunga-. La strategia di sostenibilità di Esselunga si basa su 5 pilastri: Clienti, Persone, Ambiente, Fornitori e Comunità. All’interno di quest’ultimo pilastro la promozione dell’educazione è uno dei temi centrali: si sostanzia in iniziative per contribuire concretamente all’istruzione delle nuove generazioni attraverso programmi pensati per supportare le scuole anche con attività di collaborazione e orientamento. È proprio questa la logica per cui abbiamo avviato ‘Amici di Scuola’, un progetto che, da ormai 7 anni, raggiunge importanti risultati in tutte le regioni in cui è presente Esselunga”.

“Siamo molto fieri degli obiettivi raggiunti e della diffusione che queste campagne hanno avuto nel tempo.  Il modello delle campagne community sta prendendo sempre più piede e lo abbiamo già allargato anche ad altri ambiti, ad esempio lo sport, in alcuni paesi europei come Germania e Belgio" afferma Bruno Figliuzzi, direttore generale di The Continuity Company.

Il legame della scuola con il mercato: non si rischia di confondere le ragioni del consumo con la scuola? Poi, il rapporto della scuola con le tecnologie digitali e il principio di significatività: prima ancora di chiedersi cosa serva acquistare, o come utilizzarlo in classe, la domanda da porsi è relativa al perché. Infine, misurare quanto le aziende del retail si pensino in funzione della comunità̀ e concepiscano la propria mission anche nella prospettiva della creazione di valore per il territorio, collegandosi alla grande tradizione educativa di capitani d’industria italiani mossi da una profonda consapevolezza e sensibilità pedagogica” conclude Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit.

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