Nel 2019 tutte le regioni in cui opera Conad Adriatico hanno registrato tassi di crescita, ancor più significativi se confrontati con l’andamento negativo del totale Italia. Le previsioni per il 2020, a causa della grave crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19, sono pesanti, in Italia come nel resto del mondo. La crisi economica e il problema dell’occupazione delineano un quadro in cui Conad Adriatico continua ad adoperarsi per tutelare il poter d’acquisto delle famiglie.
La rete di vendita di Conad Adriatico, distribuita nei comuni di 5 regioni, si articola in 421 punti di vendita (16 Spazio Conad, 15 Conad Superstore, 167 Conad, 112 Conad City, 30 Margherita Conad, 60 Todis, 17 L’Alimentare, 3 distributori di carburante e 1 PetStore, a cui si aggiungono 9 negozi di ottica, 16 parafarmacie e 6 Self 24 Conad) per una superficie di 319.010 mq gestiti da 265 soci imprenditori. I collaboratori sono 6.124 tra sede centrale e rete di vendita, 332 in più rispetto al 2018, confermando la validità del modello imprenditoriale cooperativo Conad anche nel fare fronte ai problemi dell’occupazione.
Quest'anno Conad Adriatico ha fatto, e farà, non meno di quanto ha investito lo scorso anno con tante buone pratiche che hanno coinvolto i prezzi dei prodotti (la convenienza continua, tutti i giorni dell’anno, di Bassi e Fissi, un paniere di prodotti indispensabili di uso quotidiano), i carburanti, i farmaci da banco, i libri scolastici e i prodotti assicurativi. I clienti ne hanno tratto vantaggi per complessivi 38 milioni di euro (22,5 milioni nel 2018).
La marca Conad si conferma leva fondamentale per la costruzione della fedeltà all’insegna e principale fattore per contribuire alla crescita del fatturato di Conad Adriatico, con un’incidenza che si è attestata sul 24,5%, quasi 4 punti percentuali al di sopra della media Italia (fonte: Iri).
La cooperativa acquista da 885 produttori locali (42 in più rispetto al 2018) con i quali ha sviluppato un fatturato di 332,3 milioni di euro (60,9 milioni in più rispetto al 2018) a cui si aggiunge il valore delle ricadute sull’indotto locale. La valorizzazione delle eccellenze locali va di pari passo con la qualificazione dei fornitori locali, partendo dal settore merceologico più delicato, il fresco e in particolare carne, salumi formaggi e gastronomia.
Sostenibilità a partire dalla logistica
Sul fronte della sostenibilità ambientale Conad Adriatico partecipa al progetto di rilevazione Impronta climatica Supply Chain (intrapreso a livello nazionale da Conad) il cui obiettivo è misurare e ridurre le emissioni di CO2.
Per quanto riguarda la consegna dei prodotti a marchio ai magazzini nel 2019 il sistema dei trasporti afferente a Conad ha emesso 126.713 tonnellate di CO2, valore che include i trasporti gestiti da Conad (prodotto a marchio) e dalle cooperative (tutti i prodotti). Migliora l’indice di efficacia del trasporto, calcolato rispetto alle percorrenze a pieno carico, che passa da 1,05 kg CO2e/km del 2018 a 1,04 kg, nonostante l’aumento delle distanze (+7,5%) e dei volumi trasportati. Migliora anche il dato relativo alla distribuzione dei prodotti dai magazzini ai punti di vendita della cooperativa, responsabile dell’emissione di 8.857 tonnellate di CO2e derivanti da 6,2 milioni di km percorsi (che rappresentano per Conad Adriatico il totale delle percorrenze a pieno carico).
Il forte radicamento territoriale dei soci in tante comunità è uno dei punti qualificanti delle attività della cooperativa. Radicamento che ha fatto sì che nel corso del 2019 la cooperativa e i soci abbiano investito 2,3 milioni di euro in progetti e iniziative di responsabilità sociale, nel campo dello sport – soprattutto a sostegno dei settori giovanili delle società sportive – della cultura e della scuola, del tempo libero e per sostenere enti, associazioni onlus e parrocchie.