Termini come Business Continuity e resilienza delle imprese sono diventati di grande attualità quando a causa della pandemia molte filiere sono state interrotte e, in molti casi, l’operatività è stata spostata fuori delle imprese. In quella fase è emersa una delle limitazioni dei sistemi IT tradizionali che non permettono l’accessibilità anywhere e anytime; in altre parole dovunque e in qualsiasi momento. La necessità di attuare periodi prolungati di smart working ha incrementato la vulnerabilità dei sistemi IT delle imprese che si sono trovati impreparati ad aprire le aziende verso l’esterno.
Per le imprese è sempre più impegnativo realizzare infrastrutture aperte e sicure, in grado di resistere ad attacchi informatici e allo stesso tempo offrire la necessaria flessibilità per implementare e rendere disponibili applicazioni necessarie a gestire un business in evoluzione.
Per fronteggiare queste criticità una soluzione è il paradigma del Cloud attraverso il quale le imprese spostano nella “nuvola” dati e applicazioni, potendo contare sulla massima sicurezza e sull’accessibilità fuori dal perimetro aziendale. Il paradigma cloud first in cui la potenza di calcolo, le applicazioni e le infrastrutture IT diventano erogabili in modo flessibile come dei servizi, appare oggi una soluzione accessibile per tutte le imprese e soprattutto coerente agli economics disponibili.
Il passaggio di Campari dall'on premise al cloud
Chi è Campari Group
Campari Group è uno dei principali player nel mercato mondiale degli alcolici con un portafoglio di oltre 50 marchi premium e super premium tra i quali sei marchi a priorità globale :Aperol, Appleton Estate, Campari, Skyy, Wild Turkey e Grand Marnier. Fondata nel 1860, è oggi il sesto attore mondiale nel settore degli alcolici premium ed è presente in oltre 190 nazioni in tutto il mondo con posizioni di leadership in Europa e nelle Americhe.
Recentemente Campari Group ha spostato dati e applicazioni sulla piattaforma cloud Microsoft Azure dismettendo l’infrastruttura tradizionale sulla quale per anni ha basato l’agibilità dei dati e la loro gestione, mentre per i processi produttivi ha optato per una logica ibrida edge computing completamente integrata con il cloud centrale facendo leva su appliances basate su tecnologia Azure Stack. Un passaggio accelerato dalla necessità di rispondere a un grave attacco informatico che, per un periodo limitato nel tempo, ha impattato l’attività complessiva dell’azienda mettendo a nudo i limiti di un sistema IT tradizionale.
L’infrastruttura IT Core di partenza di Campari era una classica soluzione in loco (on premise) gestita in outsourcing in due sedi europee site in Amsterdam e in Zurigo. I servizi erogati e i dati utilizzati venivano gestiti da tecnologia virtualizzata (hyper-v) con un tradizionale accesso via Vpn (rete privata virtuale) dall’azienda ai siti in cui erano operativi i datacenter.
Con il passaggio al cloud è stato possibile dismettere i datacenter migrando e modernizzando tutti i servizi e applicativi in logica Cloud First attraverso l’utilizzo di tecnologie SaaS, PaaS e Iaas (software, piattaforme e infrastrutture erogate come servizio) basate su Microsoft 365 e servizi Azure con l’aggiunta delle migliori tecnologie di sicurezza disponibili. L’accesso al nuovo ambiente sia per le risorse interne che esterne (partners) è stato realizzato in logica Zero-Trust grazie a soluzioni come Multi-Factor Authentication, Protezione degli Endpoint e dalle minacce di sicurezza avanzate.
L’impatto di questa trasformazione digitale ha coinvolto anche le risorse umane che hanno incrementato le loro competenze verso nuove modalità operative. Per facilitare il cambiamento Microsoft ha reso disponibile a Campari l'Enterprise Skilling Initiative: un'ampia gamma di corsi di formazione e certificazioni per migliorare le competenze delle persone
Prospettive future
Il progetto del passaggio in cloud è iniziato nel 2020 e andrà a completarsi nella principale fase di operatività nel dicembre 2022 con una forte accelerazione nell’ultimo anno. Il prossimo obiettivo di Campari è creare una piattaforma dati aziendale scalabile per raccogliere i dati ad oggi presenti in silos, renderli visibili e azionabili grazie a una vista unificata dalla quale ottenere tutte le informazioni aziendali e operative che guidano i processi decisionali e possano coadiuvare la definizione delle scelte strategiche.
“Questo progetto è l’esempio calzante per ribadire quanto sia fondamentale per un’azienda proteggere i propri dati, ovunque essi si trovino e in qualsiasi momento, soprattutto adesso che l’esperienza della pandemia ha portato a nuove modalità di lavoro e di collaborazione, ampliando il perimetro di sicurezza che i business devono prendere in considerazione. Siamo orgogliosi di aver supportato il nostro cliente nella migrazione al cloud in maniera efficiente ed efficace, e non vediamo l’ora di poter sviluppare nuovi progetti di trasformazione digitale a supporto del business di Campari,” conferma Sara Anselmi, Sales Director Retail, CPG, Fashion & Luxury di Microsoft.