Cibus 2022, attesi 2.000 top buyer a Parma

Cibus 2022
3.000 espositori e 50.000 visitatori professionali. Salute e benessere, gusto e nuove combinazioni di ingredienti, territorialità e packaging sostenibili i trend principali

L’agroalimentare italiano si incontra a Cibus 2022, dal 3 al 6 maggio a Parma, evento organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare. I buyer esteri torneranno in Italia per arricchire i loro assortimenti con prodotti autenticamente italiani, proposti da oltre 3.000 espositori. Già registrati anche 50.000 operatori professionali italiani della distribuzione e della ristorazione, che a Cibus non solo incontrano tutti i loro fornitori attivi e quelli potenziali, ma trovano anche idee e soluzioni per tutti i canali del Food&Beverage.

Cibus destination dedicato ai top buyer

Attesi circa 2.000 top buyer da Stati Uniti d’America, Europa, Medio Oriente, Sud America e Asean. Ai top buyer italiani ed esteri è destinato il programma “Cibus destination”: visite guidate e percorsi tematici in fiera e sul territorio, dedicati a produzioni tipiche, territorialità, fuori casa e sostenibilità. In esposizione ci saranno circa mille nuovi prodotti e i trend generali di questa edizione saranno salute e benessere, gusto e nuove combinazioni di ingredienti, e poi territorialità e packaging sostenibili.

I prodotti più innovativi saranno esposti in fiera nell’area “Cibus Innovation Corner”, selezionati da una giuria di esperti. Roberto Luogo, direttore generale di ICE – Agenzia così commenta: “Anche quest'anno Ice Agenzia ha accolto l'invito di Cibus a sostenere ed accompagnare le imprese italiane del settore agroalimentare. E lo ha fatto sia a partire dalla fase preparatoria della manifestazione che sotto data: numerose le azioni di comunicazione su alcune delle più illustri testate mondiali del food e un incoming di 390 fra buyer specializzati e giornalisti di settore provenienti da 42 Paesi. ICE-Agenzia e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale intendono così confermare il loro contributo al sostegno dell'agroalimentare italiano che nel 2022 guarda al suo consolidamento sui mercati tradizionali di sbocco, UE, USA e Canada, e quelli in evoluzione come i Paesi del Golfo o, in estremo oriente, come il Giappone e la Cina".

Il settore food&bev come vettore di coesione sociale

Se c'è una cosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato”, sottolinea Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, “è l’importanza, data troppo spesso per scontata, del settore food&beverage. Internamente, il food&beverage rappresenta un vero e proprio vettore di coesione sociale, mentre se guardiamo all’export, le nostre eccellenze nel mondo continuano a rappresentare una fonte di ricchezza tramite la quale possiamo aiutare l’economia del Paese. E Cibus, come vetrina dei prodotti alimentari del Made in Italy deve ricordarci proprio questo: anche in condizioni difficili come quella che stiamo affrontando, è importante celebrare i nostri prodotti, farlo con buyer italiani ed esteri, ricordando il grande valore di ciò che produciamo in termini economici e in termini sociali”.

“Negli ultimi due anni -spiega Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma- Cibus non si è mai fermato: supportando il sourcing degli operatori esteri con MyBusinessCibus.com; organizzando CibusForum nel drammatico 2020, inaugurando la ripartenza delle fiere nel settembre 2021 e presidiando con un proprio padiglione Expo Dubai. Perché da 40 anni è questa la missione che condividiamo con Federalimentare: difendere l’authentic Italian e supportare le nostre esportazioni. Cibus 2022 torna già ai livelli pre-pandemia per qualità e quantità di espositori, oltre 3.000, tutti rigorosamente italiani e 70.000 visitatori attesi, rigorosamente professionali, di cui oltre il 10% esteri; dal 3 al 5 maggio ancora una volta tutto il mondo viene a vedere di persona il miracolo del made in Italy alimentare attraverso le sue instancabili imprese e i loro meravigliosi territori”.

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