Buoni pasto e gare d'appalto: la vice ministra del Mef-Ministero economia e finanze, Laura Castelli, annuncia una riforma del settore fine anno

Sui buoni pasto le principali organizzazioni nazionali che rappresentano il commercio al dettaglio (piccolo e grande) e della ristorazione (Ancd-Conad, Ancc-Coop, FIEPeT -Confesercenti, Federdistribuzione, Fida e Fipe-Confcommercio) accolgono con soddisfazione l’impegno di Laura Castelli, vice ministra del Mef, nel portare le richieste urgenti che vengono da tutto il mondo retail-ristorazione: ridurre drasticamente la commissione per le gare d’appalto Consip. La prima puntata è rappresentata dallo sciopero del ticket il 15 giugno. Ma vediamo la dichiarazione giunta da Roma (Ancd):

“Il passo in avanti che registriamo oggi sulla questione dei buoni pasto è estremamente positivo e apre la strada a una soluzione che auspichiamo, una volta approvata, ponga fine al più presto a una situazione ormai insostenibile per le nostre aziende, che pagano commissioni eccessive a fronte di un prezioso servizio erogato ogni giorno a milioni di lavoratori. Diamo atto dell’impegno con cui la vice ministra del Mef, Laura Castelli, che ringraziamo, ha raccolto le istanze delle imprese, sostenendo una proposta di intervento che rimarca l’importanza di tutelare il sistema dei buoni pasto, introducendo un principio di equità tra il servizio offerto e le commissioni applicate alle aziende della distribuzione e della ristorazione. L’auspicio è che la soluzione individuata, che andrà adesso all’esame delle aule parlamentari, sia il primo tassello di un percorso che porti alla necessaria riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, ormai non più procrastinabile”.

Le sei succitate organizzazioni -che rappresentano il mondo dei pubblici esercizi e della distribuzione al dettaglio- stanno portando avanti da mesi se non da anni una battaglia contro i meccanismi di gara previsti dal codice degli appalti e soprattutto "contro un sistema che impone, di fatto, nelle gare pubbliche una tassa occulta a danno delle imprese che vale oltre 200 milioni di euro". Invocano l’intervento del ministro Daniele Franco: che “il ministro dell’economia Daniele Franco intervenga immediatamente sulle gare Consip e promuova una strutturale riforma del sistema dei buoni pasto. Non possiamo più sopportare una tassazione occulta ai danni di centinaia di migliaia di imprese della ristorazione e della distribuzione commerciale”.

Provvedimento-ponte: si va verso la riforma

Al termine dell’incontro questa mattina con i rappresentanti Ancc-Coop, Ancd-Conad, Federdistribuzione, Fida, Fiepet-Confesercenti, Fipe-Confcommercio, Laura Castelli ha detto: “nel primo provvedimento utile inseriremo una norma che ristabilisce equità, ed evita le storture di un settore che, di fatto, penalizzavano solo gli esercenti. In un momento di particolare crisi del settore, dovuto anche agli effetti negativi della pandemia e della guerra in Ucraina, assicuriamo un sostegno concreto con minori commissioni, a carico degli esercenti, che si possono stimare in quasi 150 milioni di euro, per le sole gare di prossima emanazione. Risorse che rimarranno quindi agli esercenti”.

Si tratta di un provvedimento ponte-prosegue Laura Castelli- perché gli incontri di queste due settimane con le organizzazioni di categoria, e le riflessioni fatte con il Gabinetto e gli Uffici del Ministero, mi hanno, anzi ci hanno convinto, dell’esigenza di arrivare, entro fine anno, a una riforma complessiva  del settore dei servizi sostitutivi di mensa. Anche per questo - prosegue - il tavolo tecnico continuerà a riunirsi e probabilmente verrà allargato anche ad altri attori”.

Prima dell’introduzione della norma -aggiunge Laura Castelli- su cui interveniamo, il meccanismo delle gare pubbliche registrava valori della commissione applicata agli esercenti non superiori al 5%, negli ultimi anni invece hanno visto lievitare notevolmente questa commissione. Se guardiamo l’esperienza delle procedure bandite da Consip lo sconto offerto, e quindi la commissione praticata agli esercenti, nelle ultime edizioni della procedura di gara ha avuto valori ricompresi fra il 21% e il 14%. Nella gara BP9 la media ponderata delle commissioni/sconti ottenuti è stata di 16,55%”.

La disciplina transitoria, che resterà in vigore fino a fine anno, permetterà alle centrali di committenza, e più in generale a tutte le stazioni appaltanti, di bandire procedure di gara per l’acquisizione di questi servizi con modalità che consentono di ridurre la misura della commissione applicata agli esercenti, in particolare svincolando l’entità della commissione dallo sconto praticato alla pubblica amministrazione. È una misura che fissa anche un tetto massimo alla Commissione, riportandolo ai valori precedenti che, peraltro, sono in linea con quello di molti Paesi europei”.

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome