Tra le disdette pervenute per la fine di settembre al patto di sindacato di Mediobanca, è arrivata anche quella di Marco Brunelli, che ha svincolato le proprie azioni (1.365.000, pari allo 0,16% del capitale sociale di Piazzetta Cuccia).
Disdetta che si unisce a quelle di Gruppo Groupama (complessive 42.430.160 azioni, pari al 4,93% del capitale sociale), Gruppo Assicurazioni Generali (17.201.061 azioni totali, 2% del capitale sociale) e Italmobiliare (limitatamente a 9.068.992 azioni, 1,05% del capitale sociale).
Un rapporto decennale
Brunelli, fondatore catene Iper, La grande i (26 ipermercati) e proprietario attraverso Finiper (10 mila dipendenti in tutto, 2,2 miliardi di euro di fatturato e un Ebitda di 168 milioni) anche di Unes (170 super), faceva parte del Gruppo B dei pattisti di Mediobanca dal giugno 2004, dove era entrato insieme ad altri sette nuovi soci (Diego della Valle, Vittorio Merloni attraverso la holding Fineldo, il gruppo Amenduni, Oscar Zannoni, il gruppo Mais di Isabella Seragnoli, la Toro Assicurazioni del gruppo DeAgostini e la Vittoria Assicurazioni della famiglia Acutis).
Possibili acquisizioni?
Come riporta AffariItaliani.it, questa operazione di svincolo (che alle attuali quotazioni di Borsa potrebbe valere poco meno di 8 milioni di euro) potrebbe indicare la volontà di fare mosse verso nuovi sviluppi, forse acquisizioni.
Del resto, lo scorso marzo, Finiper aveva sottoscritto un accordo con Fsi, il Fondo strategico italiano, che aveva rilevato una quota pari al 20% di Finiper (il 20%), in cambio di risorse destinate allo sviluppo.
Sul mercato, infatti, ci sono aziende -famigliari e non- che potrebbero rappresentare bocconi interessanti per ampliare la presenza in altri mercati piuttosto che rafforzare la rete esistente sia nelle regioni attuali sia entrando in nuove regioni.