Come esporre al meglio? In maniera più efficace e sostenibile? Bestack, il consorzio italiano dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, dà una risposta concreta sperimentando, insieme a Selex, una modalità espositiva con sviluppo in verticale e utilizzo esclusivo di imballaggi in cartone ondulato in alcuni punti di vendita Dimar, per sei mesi. Una volta apportata la modifica è stato avviato un test per verificare le performance dei negozi test e il gradimento di 600 clienti. Il risultato: la nuova esposizione, definita più attraente, ha incrementato le vendite. Il reparto ortofrutta è stato considerato più curato e il prodotto più fresco e attrattivo. Dopo i primi dati del progetto anticipati nel corso dell’ultima edizione di Macfrut, ora Dimar comunica anche i risultati delle interviste qualitative effettuate a fine test, che dimostrano sostanzialmente come l’esperimento sia stato un successo, tanto che il gruppo ora ha in programma “un’implementazione pluriennale del nuovo format espositivo, per un’estensione futura a tutti i negozi della rete” come conferma l'Ad di Dimar Alessandro Revello.
“Ragioniamo costantemente per aggiungere componenti innovative di servizio all’imballaggio in cartone ondulato. – esordisce Claudio Dall’Agata direttore di Bestack, - Da tempo il trasporto e la protezione del prodotto sono diventati per l’imballaggio un prerequisito. Tutto ciò che è vicino alla percezione del consumatore, invece, costituisce la vera area di innovazione per gli imballaggi. Parliamo in primis di esposizione a punto di vendita: è qui che il packaging può fare davvero la differenza ”.
Segno più anche per le referenze trattate. "In virtù delle possibilità del nuovo concept di reparto e dell’esposizione in verticale delle referenze - spiega Giovanni Sansone, responsabile acquisti ortofrutta di Dimar - in tutti i format oggetto del test si vede meglio la segmentazione commerciale nelle rispettive famiglie merceologiche con un aumento delle referenze trattate del 10-15%”. Daniela Ostidich, presidente di Marketing & Trade, aggiunge: "L'ortofrutta è il reparto più sensoriale nella grande distribuzione. La gente al supermercato tocca ed entra in contatto col prodotto. Qui si può fare la differenza”.