L’inaugurazione a Paullo (Mi) del sesto punto di vendita italiano Banco Fresco, dopo i due piemontesi e altri tre lombardi, offre l’occasione per testare una nuova articolazione della piazza dei freschi, elemento distintivo e caratterizzante dell’insegna, e parlare di strategie. “Rispetto al concept lombardo –precisa Riccardo Coppa, direttore generale di Prosol Compagnia di Gestione Srl– qui abbiamo guadagnato circa il 15% in metri lineari di esposizione. L’assortimento non è stato stravolto, abbiamo aggiunto alcuni prodotti locali e aumentato il facing. L’accorgimento serve invece a scaldare l’ambiente, sempre più vicino a quello del mercato coperto di una volta, cui si ispirano tutti i nostri negozi”.
Il negozio Banco Fresco a Paullo
L’assortimento è composto da 3.250 referenze, 1.000 mq la superficie di vendita con 40 addetti. Presenti tutti i reparti freschi sia in versione assistita, con banchi a parete, che a libero servizio, in un’ampia piazza centrale. Unica eccezione il pesce, solo a libero servizio, con prodotti in skinpack. Il layout del negozio è standard, perché Prosol acquista i terreni e poi costruisce ciascun punto di vendita con le stesse caratteristiche: tutto è subito visibile, la piazza dei freschi centrale è costruita con scaffalature basse per il libero servizio, intorno ci sono i banchi serviti e scaffali a parete per l’offerta grocery, di servizio. L’obiettivo è intercettare i consumatori per una spesa quotidiana e di prossimità di prodotti freschi, da qui anche l’abbinamento costante con la panetteria e caffetteria Panfè, sempre di Prosol, presente anche nel negozio di Paullo.
Offerta
La distintività si basa sulla selezione dei prodotti, che è di filiera, perché la maggior parte dell’offerta è composta da marche esclusive. Non ci sono i prodotti top dell’industria di marca, o particolarmente distribuiti, con poche eccezioni che riguardano brand del sud Italia, ma una selezione di produzioni artigianali e locali. Il bio è presente ma come selezione di qualità, non con l’intento di presidiare la categoria o creare un assortimento completo solo bio. Nella selezione, la scelta è differenziare l’offerta servita da quella a libero servizio, che così sono complementari: i prodotti disponibili a libero servizio non si trovano nel banco assistito.
L’esposizione è corredata da bollini colorati che evidenziano selezioni specifiche, per esempio nell’ortofrutta le “Chicche dall’Italia” per macrospecialità locali italiane con il bollino arancione. Sempre a scaffale si trovano dei contenitori con ricette da prelevare, che fungono anche da incentivo all’acquisto. In generale si cerca di dare vivacità all’offerta portando particolarità legate alla stagione, come il tartufo d’inverno o le uova colorate celestina e cioccolatina, o comunque prodotti che non si trovano nella gdo tradizionale.
I reparti di Banco Fresco in rassegna
Il reparto ortofrutta ha un forte impatto sia per dimensioni che per scelte espositive, basate sul colore. E per la caratteristica del prodotto solo sfuso.
La macelleria propone in prevalenza carni di razza Garronese (francese), oppure limousine, cercando di abbinare allevamento francese con lavorazione italiana. Per il suino invece la produzione è italiana. Il banco servito si differenzia proponendo per esempio carne di Fassona piemontese e chicche dall’Italia e dalla Francia, a rotazione nel fine settimana: oca, anatra, piccione, pollo di Bresse. Lo sviluppo futuro prevede l’inserimento di carni dal mondo.
Il banco gastronomia accanto a un’offerta standard offre particolarità che sono gli stessi banconisti a proporre: per spingerli a competere e dare sempre più qualità, Prosol ha creato su Instagram una sorta di gara tra negozi. I banconisti creano dei video di presentazione di un prodotto, proponendo abbinamenti, in gara tra loro. I formaggi sono selezionati da Guffanti e l’offerta del banco assistito propone 4-5 formaggi in continuativo e una rotazione di chicche originali.
Anche per la pasta fresca sono presenti sia il banco assistito (nella gastronomia) che il libero servizio, con un’offerta artigianale che seleziona il meglio dal Piemonte e dalla Lombardia, le regioni nelle quali per ora l’insegna è presente.
Strategie e sviluppo
L’eCommerce per ora non è attivo in Italia, se non qualche esempio durante i mesi della pandemia, come servizio di consegna a domicilio. Si tratta comunque di un canale che l’insegna prevede di attivare.
In Francia Prosol lavora con due format, uno più grande, Grand Frais, che corrisponde al nostro Banco Fresco, intorno a 1.000 mq per la spesa quotidiana in piccole cittadine o quartieri popolosi; poi Fresh, che in Italia ancora non è stato sviluppato ma probabilmente arriverà tra 2022 e 2023, intorno ai 500 mq di vendita per i centri cittadini. Lo sviluppo per ora riguarda solo il nord Italia e procede in base al reperimento dei terreni e ai tempi necessari per costruire e ottenere le licenze. Le regioni interessante, oltre a Piemonte e Lombardia, saranno Veneto ed Emilia-Romagna. Previste altre 4 aperture entro il 2022, per poi procedere con 10-15 nuovi negozi all’anno, dal 2023.