Nel 2020 le differenze inventariali nel retail gdo in Italia sono state di circa 3,48 miliardi di euro (l’1,41% del fatturato annuo), tra le cause prevalgono nettamente i taccheggi, di qui la ricerca di soluzioni antitaccheggio da parte dei retailer. Il dato emerge dallo studio La Sicurezza nel Retail in Italia 2021, realizzato da Crime&tech, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto di Checkpoint Systems Italia e la collaborazione del Laboratorio per la Sicurezza. Il report è stato redatto raccogliendo i dati da un campione di security manager appartenenti a 33 gruppi aziendali del settore retail e gdo, per un totale di oltre 9.900 punti di vendita.
Quali articoli subiscono taccheggi
Per quanto riguarda le tipologie di articoli, i più soggetti a furti e taccheggi (per numero di pezzi rubati e per valore) risultano essere gli alcolici, seguiti da caramelle e cioccolato, prodotti in scatola, salumi e formaggi, caffè e profumeria. Il valore medio della merce rubata nei taccheggi singoli è pari a 48 euro, questo valore varia però significativamente in base ai settori merceologici considerati.
Per quanto riguarda le misure di protezione dei singoli prodotti, le più utilizzate sono placche/etichette antitaccheggio applicate in-store (83% dei rispondenti, di cui il 72% le applica in tutti i punti di vendita), scaffali chiusi o vetrine (54%), e placche/etichette antitaccheggio alla fonte (48%). Per tracciare una panoramica delle tendenze nell’ambito dell’antitaccheggio, abbiamo sentito l’opinione di tre aziende: Checkpoint Systems, Omnisint e Sensormatic.
Soluzioni antitaccheggio
“Nell’antitaccheggio sta crescendo la richiesta di maggiori informazioni su qualità e quantità dei prodotti che sono soggetti ai tentativi di furto -afferma Alberto Corradini, business unit director Italy di Checkpoint Systems-. È in atto un’evoluzione dei punti di vendita retail, che siano food o non food, con nuove modalità di cassa/experience. L’antitaccheggio si sta adeguando a questi cambiamenti, offrendo Eas sempre più intelligenti e quindi in grado di fornire più informazioni sulle singole referenze protette alla fonte”.
Secondo Mauro Barosi, managing director di Omnisint, partner affiliato esclusivo di Nedap Retail, una tendenza particolarmente importante è quella di legare la logistica all’antitaccheggio attraverso le più innovative soluzioni Rf e Rfid (Radio Frequency Identification).
“Mediante l’Rfid -sostiene Barosi-, non solo il negozio avrà informazioni in merito a quanti prodotti sono stati eventualmente rubati, ma potrà costantemente monitorare la posizione di tali prodotti”. È infatti possibile integrare il tracciamento di ogni singolo prodotto, grazie al codice univoco che gli corrisponde, per informazioni sempre più dettagliate. Per questo motivo, la tecnologia Rfid è importante non solo come integrazione alle operazioni di check-out, ma anche come strumento per la gestione degli inventari e nei magazzini. “Reputiamo -dice Corradini- che l’Rfid sarà sempre più applicato, anche in altri mercati verticali, che si tratti di Diy, Food & Beverage, Elettronica o Pharma. È per questo motivo che Checkpoint Systems, anticipando queste tendenze, ha lanciato le soluzioni Rfid per il Grey Market nel Beverage e RFreshID per la gestione dei prodotti freschi”.
“La sicurezza garantita e il design più elegante sono le due richieste più gettonate dai retailer -precisa Barosi-. Nelle nostre soluzioni proponiamo l’integrazione di più tecnologie per aumentare il controllo: per esempio le antenne antitaccheggio dotate di sistemi integrati per la rilevazione delle borse schermate e di dispositivi jammer o di distaccatori magnetici. Altra richiesta è la maggiore copertura di protezione delle antenne, per ottenere, soprattutto nel settore fashion, varchi più ampi”.
Servizi complementari
Le soluzioni di antitaccheggio sono ormai diventate parte integrante del facility, sono quindi fondamentali. È necessario però implementare i servizi complementari, quindi il monitoraggio dei dati e la possibilità del settaggio da remoto, per prevenire interventi tecnici in loco per la riparazione di eventuali guasti. “In definitiva -aggiunge Mauro Barosi-, ciò che più conta nel mondo della sicurezza fisica attiva sono l’estetica, gli impianti funzionanti su varchi sempre più ampi, le alte prestazioni, il minor numero di allarmi impropri e l’assistenza per interventi tempestivi”. Per Luca Cappellini, retail director Italy di Sensormatic, l’antitaccheggio sta sempre più trasformandosi da commodity a servizio che deve essere gestito per ottenere il 100% della sua efficacia. “La tecnologia può essere affiancata da un servizio tecnico, di consulenza o di formazione -sottolinea Cappellini-, ma il retailer non può essere “abbandonato” una volta terminata l’installazione, tale atteggiamento ridurrebbe drasticamente la profittabilità dei sistemi stessi. Noi offriamo assistenza a 360gradi, formiamo il personale sul punto di vendita, effettuiamo servizi di labeling sulla merce in esposizione e svolgiamo periodici audit per verificare la corretta adozione delle soluzioni antitaccheggio, inoltre tutti i nostri sistemi, sia in MagnetoAcustica (Am) che in Radio Frequenza (Rf), sono telegestibili da remoto, per poter fornire assistenza proattiva e immediata ai nostri clienti. Vogliamo che i nostri sistemi siano un aiuto per il retailer, non un’attività in più da gestire”.
“Stiamo lavorando su due fronti -aggiunge Corradini-. Da una parte cerchiamo di favorire l’introduzione della tecnologia Rfid in tutti i settori merceologici, con soluzioni integrate e che coinvolgono tutta la filiera, dal centro di produzione al punto di vendita, come per esempio RFreshID che consente ai retailer di monitorare accuratamente in store e in tempo reale i livelli di inventario e la gestione delle scorte, identificando allo stesso tempo le date di scadenza vicine o superate. Dall’altra parte stiamo migliorando le possibilità di protezione con Rf Metal, un’etichetta studiata per proteggere i prodotti metallici, categoria che fino ad oggi non era possibile proteggere”. Secondo Cappellini le soluzioni antitaccheggio non si limitano più alle sole barriere in uscita o alle casse, ma ora la loss prevention è sempre più legata all’intelligenza artificiale “noi promuoviamo già da diversi anni soluzioni di Computer Vision per monitorare ogni angolo del punto di vendita e fornire al retailer sicurezza, ma anche insights di valore sul comportamento d’acquisto dei propri clienti”. L’antenna Check-out di Nedap per il mondo della gdo è invece un dispositivo completamente personalizzabile nel design, che viene integrata direttamente nelle casse. In questo modo, l’eventuale furto viene bloccato ancora prima che il soggetto varchi l’uscita.
“Un prodotto che ha riscosso molto successo nel mondo del Fashion Retail è l’antenna ID Top Nedap -conclude Barosi-. È una soluzione poco invasiva che può essere installata a soffitto o a parete, mantenendo le stesse funzionalità delle altre antenne”.