Emmepiù (C3) cede sei negozi a Roma

La cessione ad Atas 21 sta creando preoccupazione tra i lavoratori per il mantenimento dei posti di lavoro

Emme Più Srl (C3), che nel 2021 aveva creato Iper La Spesa, ha deciso di cedere sei negozi (ma mantenendo in pancia il marchio) a Roma e dintorni alla Atas 21 Srl.

Le possibili implicazioni occupazionali

“La nuova proprietà - spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - dopo aver sottoscritto un accordo sindacale sull'acquisizione di circa 80 dipendenti alle stesse condizioni contrattuali e retributive, aveva inviato una lettera individuale di licenziamento”. Una procedura saltata “grazie al tempestivo intervento delle organizzazioni sindacali”.

Tuttavia l’occupazione non sarebbe al sicuro. “Atas 21 Srl ha comunicato che, sprovvista di marchio, sembra non essere in grado di programmare l'apertura dei punti vendita acquisiti che a oggi sono chiusi e senza merce”. I rappresentanti dei lavori descrivono una situazione caratterizzata da locali vuoti, con i dipendenti che non possono svolgere il loro lavoro.

La nota dell’azienda

Da Emme Più hanno diffuso una nota evidenziando che la cessione dei pdv “è stata correttamente finalizzata in linea con la procedura obbligatoria di trasferimento prevista dall’art. 47 L. 428/90, alla quale ha fatto seguito, nell’interesse degli stessi lavoratori in transito, la consultazione sindacale espletata alla presenza delle organizzazioni sindacali e di categoria, conclusasi con la sottoscrizione di un verbale di accordo”.

L’azienda sottolinea che i lavoratori coinvolti nella cessione in favore di Atas 21 sono stati adeguatamente informati da Emme Più sin da principio circa la prosecuzione, senza soluzione di continuità, del loro rapporto di lavoro alle dipendenze della società acquirente. In sostanza, il concetto espresso è che “nulla può quindi eccepirsi nei confronti di Emme Più Srl in punto di irregolarità e/o illegittimità e/o inefficacia dell’avvenuta cessione di ramo, mentre quanto alle decisioni di Atas 21, la parte venditrice “non può che dichiararsi del tutto estranea ai fatti accaduti negli ultimi giorni”.

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