In.Al.Pi. ha tagliato il nastro del più grande impianto di produzione di latte in polvere italiano che utilizzerà la tecnnologia di "evaporazione ed essicazione per atomizzazione (spray dryer)". Una costruzione realizzata in tempi record dalla svedese Tetra Pak, che si è servita anche di ditte locali per singoli componenti, capace di trattare 150mila tonnellate all'anno di latte al fine di produrre 15mila tonnellate anno di latte in polvere e 60 tonnellate al giorno di panna cruda. Quest'ultima verrà utilizzata dall'azienda per la produzione di burro e di altri prodotti caseari.
Un investimento molto consistente
I 20 milioni di euro complessivi (10 sono per la sola torre) di investimento, sono tanto più significativi se li si raffronta con i 28 milioni di euro di fatturato attuale di In.Al.Pi. destinato a regime a raddoppiare grazie alla nuova struttura. Un progetto molto impegnativo, reso possibile dalla garanzia costituita dal fatto che la produzione di latte in polvere di In.Al.Pi. per il 90% verrà acquisita da Ferrero.
Poco prima dell'estate è arrivato il finanziamento conclusivo da parte di BNL che si è aggiunto a quello fornito dalle due banche locali, Cassa di Risparmio di Brà e Banca Alpi Marittime, che hanno creduto nell'iniziativa.
Importante anche l'accordo con Compral Latte cooperativa piemontese di produttori di latte per cui il prezzo viene stabilito come media monitorando il prezzo di 15 prodotti presso la borsa di Milano e la Camera di Commercio di Milano.
La nuova struttura, infine, è particolarmente importante anche per il morale imprenditoriale di un territorio che fino a pochi anni fa aveva zero disoccupati e che l'anno scorso, in un paese come Moretta di 4.500 abitanti, ha avuto centinaia di posti di lavoro andati perduti a causa della crisi.
Per questo motivo all'inaugurazione oltre a Ambrogio Invernizzi presidente di In.Al.Pi. e ai dirigenti delle aziende e cooperative coinvolte, v'era anche una nutrita presenza di rappresentanti politici degli enti locali, regionali e nazionali.