Aires e il Regolamento europeo sui “late payments”

Il Regolamento Europeo sui Late Payments imporrebbe alle imprese del commercio di pagare le forniture entro 30 giorni dalla consegna anche se invendute

Il presidente di Aires (Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati), Andrea Scozzoli, lancia un appello al Ministro per gli affari europei Raffaele Fitto e al Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, per sollecitare anche da parte dell'Italia la firma del documento che segnala alla Commissione Europea gli effetti negativi della proposta di Regolamento Europeo sui Late Payments che imporrebbe alle imprese del commercio di pagare le forniture entro 30 giorni dalla consegna anche se ancora invendute e giacenti nei magazzini e sugli scaffali. Già 14 Paesi (tra i quali Germania, Austria, Portogallo, Irlanda e Svezia) hanno firmato un documento. Manca la firma dell’Italia.

Tra pochi giorni, nel corso del prossimo Consiglio Europeo, tra vari temi verrà discussa la proposta di Regolamento Europeo sui Late Payments. Secondo Aires è una misura destinata a penalizzare in maniera pesantissima le imprese di tutti i settori merceologici che accuserebbero immediati problemi sul flusso di cassa; il Regolamento "si dimostra particolarmente ingiustificabile per il settore dell’elettronica". Secondo Aires, il Regolamento europeo sui ritardi di pagamento darebbe ancora maggior potere alle big tech extraeuropee a discapito dei rivenditori italiani ed europei, ma anche perché avrebbe anche come effetto la minor possibilità di offrire un vasto assortimento di prodotti ai consumatori.

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