Ne parliamo spesso di coinvolgimento, coinvolgiamo il cliente, lo ascoltiamo, diamo delle risposte ... la tecnologia può venire in aiuto, è fuori di dubbio, ma impone nuovi linguaggi. Agilità è anche questo, non basta avere i contenuti giusti, è necessrio anche trovare le giuste forme. Pensiamo alla Wellness economy, tutto quel mondo che d’imperio ha cambiato molti degli assortimenti, vegani, vegetariani, che ha allargato lo spazio per i freschi, che ha contaminato anche altri mondi, i negozi di sport che vendono cereali per la colazione, le farmacie che offrono frutta fresca e menù dietetici, gli alberghi che si attrezzano sempre di più per diventare centri sportivi e le palestre che aprono ristoranti. Uno scorcio su come le abitudini di consumo in continuo cambiamento abbiano rivoluzionato interi modi di fare retail, hotelerie, ristorazione ... certo non tutti hanno afferrato appieno la portata. Soffrono le farmacie che hanno ampliato l’offerta ma non hanno cambiato “linguaggio”, soffrono nella gdo i primi prezzi che riempiono di dubbi il cliente del benessere, soffrono gli hotel che fanno vetrina, ma non offrono interazione ... agilità non è frenesia, agilità è nello sguardo, nel vedere oltre i propri confini.
La tensione ad andare oltre è il motore per la crescita in accordo con il cliente e le sue sempre nuove abitudini... L'editoriale della direttrice Cristina Lazzati (da Gdoweek n. 9)