Gli indicatori Experian FootFall riguardano l'affluenza, non gli
acquisti, ma sono comunque importanti per misurare il sentiment dei consumatori: è comprensibile che in tempi di crisi diminuisca la propensione all'acquisto (anche e soprattutto per cause di forza maggiore), ma se si affievolisce il desiderio di guardare le vetrine allora alla recessione si aggiunge la depressione: un mix letale per l'economia.
Crisi, non solo in Italia e Spagna, ma anche in Germania
Lo conferma l'andamento dell'indice Experian FootFall che in tutta Europa misura l'affluenza alle superfici della grande distribuzione (centri commerciali, ipermercati e supermercati).
L'indice Experian FootFall ricalcolato su base omogenea (settembre 2012 = 100) per i principali paesi europei evidenzia tre macro-tendenze:
-in Spagna e in Italia, dopo i picchi natalizi (indici rispettivamente 122,5 e 127,2), si sono avuti i cali d'affluenza maggiori negli ultimi 6 mesi, con indici a 91,7 e 90,7 a febbraio 2013, ma senza peggioramenti rispetto al 2012 (+0,8% Italia e -0,9% Spagna);
- Francia e Germania, dopo picchi natalizi più pronunciati (indici rispettivamente 141,5 e 146), hanno visto cali d'affluenza minori negli ultimi 6 mesi, con l'indice a 95,9 e 97,4, ma peggiorano non poco rispetto all'anno prima (-4,5% Francia e -6,3% Germania)
-Il Regno Unito, anche per ragioni di calendario commerciale, fa caso a sé: dopo un picco natalizio a 132,7, di poco superiore a quello dell'Italia, l'indice è caduto a 91,8 a gennaio 2013, per poi rimbalzare a 98,7 il mese dopo (-2,4% sull'anno prima).
Sentiment basso ovunque
Il basso clima di fiducia si fa sentire in gran parte dell'Europa, anche in Germania, e lo stress del Natale ha portato a smorzare l'impatto dei saldi. Solo in Spagna sembrano avere avuto successo, perché una più marcata abitudine alla crisi ha fatto rimandare acquisti prima fatti a Natale.