Dall'estero (Reuters) l'annuncio è stato visto in modo molto pragmatico: McDonald's prevede di aprire oltre 100 nuovi ristoranti in Italia. La società investirà 350 milioni di euro nel paese e aumenterà la sua forza lavoro locale di 3.000 persone arrivando a poco meno di 20.000 entro il 2015. L'Ad McDonald's Italia, Roberto Masi ha così dichiarato: "Noi crediamo all'Italia, e abbiamo convinto i nostri azionisti negli Stati Uniti, che il mercato italiano ha un potenziale che possiamo sfruttare." In sintesi Reuters la vede così:
nuovi investimenti, nuove aperture e quindi nuovi dipendenti.
Il sindacato critica
La Cgil ha però commentato l'annuncio criticando i toni dello spot (regia di Gabriele Salvatores), attualmente in programmazione sulle principali reti, e ha rilevato che spesso i rapporti di lavoro della categoria sono a tempo determinato. Quindi non è tutto oro quello che luccica perché, infine, il problema è come si lavora da McDonald's. Lo sottolinea una nota Filcams Cgil: "In sostanza l'80% dei lavoratori, non certo per scelta, ha un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con il sistematico obbligo di prestare servizio in orario notturno e domenicale/festivo".
Come riferito dai quotidiani, Masi ha replicato che il piano è reale e che avrebbe preferito una Cgil più moderna, più lungimirante, pronta ad aiutare l'azienda a trovare le modalità migliori per l'inserimento di questi giovani, invece che rimanere arroccata su posizioni conservative legate al passato.