Dalla Borsa Italiana il 7 luglio si è sentenziato che dall'inizio dell'Opa a ieri erano stati consegnati 366,4 milioni di titoli corrispondenti al 21,08% del capitale. Sommando la quota che Lactalis controllava di già, e cioè il 29%, ne consegue che nel complesso la quota in possesso dei francesi supera sia pur di poco il 50%. L'Opa però si conclude oggi e quindi c'è spazio per il raggiungimento del 55% di Parmalat che era l'obiettivo di Lactalis. Secondo Il Sole 24 Ore è probabile che il livello obiettivo venga superato.
La scalata è costata finora 1,3 miliardi più un'offerta a 2,6 euro per azione. E nonostante le richieste di rialzare il prezzo dell'Opa a 2,8 euro, molti investitori si sono convinti alla fine della bontà dei 2,6 euro offerti. A lenire lo sforzo finanziario per Lactalis c'è da considerare, però il tesoretto di Enrico Bondi che è di ben 1,4 miliardi di euro direttamente in cassa nell'azienda di Collecchio. Il percorso del nuovo presidente Franco Tatò inizia dunque con vento favorevole.