Il mercato della distribuzione automatica va a gonfie vele: le consumazioni fuori casa effettuate tramite vending sono state nel 2007 oltre sei miliardi, con un incremento di oltre il 10% rispetto al 2005 e dando vita a un fatturato superiore ai due miliardi di euro.
Cifre certamente importanti, ma il dato saliente che si ricava da Venditalia, il salone della distribuzione automatica che ha aperto ieri i battenti nei padiglioni cittadini della Fiera di Milano, è un altro: l’industria di marca non considera più questo canale come la cenerentola della distribuzione, ma gli dedica risorse, reti di vendita e, soprattutto, prodotti ad hoc, come gli snack Riso Scotti o i succhi Conserve Italia o, ancora, gli yogurt altoatesini di Mila e Merano.
Cambia la dislocazione delle macchine
Un’attenzione destinata con tutta probabilità a crescere perché sta cambiando la tecnologia delle macchine (la conservazione del freddo e anche del caldo è ormai un problema superato) ma soprattutto è in evoluzione la geografia delle installazioni: in Italia il vending è ancora per il 90% diffuso in luoghi definiti “protetti” come uffici, fabbriche, aziende, il 5,2% è presente nelle scuole, università e altre comunità, il 3,9% in ospedali e ministeri, mentre solo lo 0,8% in luoghi aperti al pubblico come stazioni e metropolitane, aeroporti. Da queste location si attende il maggiore impulso al settore.