Secondo la recente assemblea di Assogiocattoli, il mercato del giocattolo ha chiuso il 2009 con un calo del 5,9% nel valore della produzione, scesa dai 2.048 milioni di euro del 2008 ai 1.952 del 2009, con giochi e giocattoli a fare la parte del leone, seguiti da carrozzine e passeggini (808 mio), decorazioni per la festività (60 mio) e, infine, biciclette per bambini (23 mio).
Nonostante la difficile congiuntura, il sell out del secondo semestre e del natale in particolare ha risollevato l'andamento complessivo, con le vendite natalizie riconfermato occasione strategico per centrare gli obiettivi, con un'incidenza del 50% delle vendite del bimestre (il 40% se ci si concentra solo su dicembre).
A livello produttivo, l'Asia rimane il principale fornitore del settore, con il 70% de prodotti importati, mentre l'Europa rimane il più importante mercato di sbocco della produzione italiana, in grado di assorbire l'86% di quanto prodotto.
Il canale distributivo
All'interno di una quota del 39% della gdo come canale di vendita, il formato supermercato mantiene il ruolo principale, mentre i negozi di giocattoli rappresentano il 33,2%, con una disparità rispetto ad altri Paesi, ad esempio il Regno Unito, dove la prima formula nella vendita di giocattoli sono i department store (fonte NPD). Anche la spesa media, rispetto a questi dati, rimane piuttosto bassa nel confronto con Francia, Spagna e Germania (oltre Uk), segno che ci sono spazi di miglioramento.
La forza del licensing
In questo contesto, il licensing si propone come un importante strumento di sviluppo: già negli ultimi cinque anni, i prodotti su licenza sono passati da un peso del 20% nel 2004 al 27% del 2008, percentuale che si avvicina al 30% nel periodo natalizio. “Ciò che rende interessante il licensing è che l'andamento delle licenze nel mercato Toys funziona come banco di prova per il successo in altri mercati, come l'alimentare, l'abbigliamento e gli articoli per la scuola, a conferma che il successo di una licenza nel nostro mercato può diventare un fattore chiave di successo anche per altri mercati”, osserva Ambrogio Villa, presidente Assogiocattoli.