La lotta contro le rotture di stock rimane una delle strategie prioritarie per i retailer a livello mondiale. Secondo un recente studio condotto da Ris News e IHL Group il fenomeno dell'out-of-stock procurerebbe ogni anno mancate vendite per 93 miliardi di dollari a livello worldwide. La percentuale più alta dei mancati acquisti da parte dei consumatori (28.7.%) è dovuta al fatto di aver trovato lo scaffale vuoto. Fra le altre motivazioni addotte figura il fatto di non essere riusciti a trovare l'articolo desiderato (22.8%) oppure il prezzo del prodotto più alto rispetto a quello visto sul volantino o sul web (13,5%).
La perdita media per ogni retailer derivante dalle mancate vendite ammonta a 3.19 dollari per ogni transazione. Questo importo deriva dal mix di due situazioni tipiche esito degli out-of-stock, la mancata vendita degli item specifici ricercati e l'abbandono del pdv senza effettuare alcuna spesa da parte dei clienti.
Nell'ipotesi più ottimale, se un retailer riuscisse a risolvere completamente il problema potrebbe incrementare in media del 3.7% le vendite nello store, convertendo out-of-stock in transazioni; la percentuale sale al 7.1% se si considera il segmento soft goods.