Nuove soluzioni retail con il machine learning

retail machine learning
L'esperienza d'acquisto del cliente è sempre piena di ostacoli. La tecnologia può aiutare il retail sfruttando il machine learning.

L'esperienza d'acquisto del cliente è sempre piena di ostacoli legati alla sua stessa complessità, dalla coda in cassa al prodotto mancante a scaffale, fino a un prezzo scorretto o personale non immediatamente disponibile per rispondere alle sue domande. La tecnologia può aiutare il retail a organizzarsi meglio, sfruttando il machine learning. Ecco alcune novità appena introdotte da Tuidi, azienda foodtech specializzata nella previsione della domanda.

Gli strumenti con machine learning per il retail

Tuidi ha lanciato 3 nuove funzionalità per Delphi, il software di previsione della domanda che ottimizza l'approvvigionamento dei prodotti, la gestione dei prezzi e delle risorse umane nel punto di vendita. Eccole in breve:

Workforce management - grazie alla previsione dei momenti di maggior afflusso di clienti in store, permette una più razionale gestione del personale assegnando anche le attività da svolgere. Si aggiorna fino a 15 minuti di intervallo. L'ottimizzazione delle operazioni instore può portare a un risparmio sui costi di esubero del personale fino al 10%.

Smart pricing - Ottimizza le strategie di prezzo basandosi sulle correlazioni nascoste tra i prodotti (che stima in oltre 20.000). Questo permette un recupero di margini fino al 15%. Le correlazioni si riferiscono a prodotti che presumibilmente possono essere comprati insieme, grazie a correlazioni classiche (per complementarietà, il pane con la Nutella) o dedotte con il machine learning che analizza l'andamento delle vendite e come viene influenzato da variabili interne (come le promozioni) o esterne (come il meteo, il momento dell'anno). Per esempio, una delle scoperte di Delphi è che  il 60% delle persone che acquistano un temperamatite acquistano anche succhi di frutta.

Smart category - Agisce sull'assortimento rendendolo più dinamico in base alla domanda prevista. Questo permette di aumentare le rotazioni e di conseguenza le referenze, fino al 25% in più.

"Queste nuove funzionalità consentono ai retailer di rispondere in modo più agile e competitivo alle sfide del mercato, ottimizzando risorse e strategie per un'esperienza di acquisto sempre più soddisfacente per i consumatori”, ha detto Andrea Paparella, responsabile commerciale di Tuidi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome