Sono ancora pochi gli esercenti abilitati a incassare le mance direttamente con il pagamento digitale. Negli ultimi due anni si è registrato, però, un miglioramento anche grazie alla legge di Bilancio 2023, che ha introdotto una tassazione agevolata per le mance, e al costante aumento dei pagamenti digitali, in particolare la possibilità di selezionare la mancia pagando con il Pos. SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali, ha condotto un’analisi su 1.500 esercenti fra bar, ristoranti, hotel e barbieri per osservare il fenomeno delle mance digitali in Italia.
“In Italia gli esercenti che utilizzano i Pos per incassare le mance restano ancora una minoranza -commenta Umberto Zola, responsabile online sales per l’Europa di SumUp-. Le ragioni sono di varia natura: per esempio, per premiare il servizio si tende più a far pagare il coperto o ad arrotondare il conto; ma bisogna considerare anche un certo ritardo tecnologico: secondo quanto riporta Fipe, solo un Pos su quattro è abilitato a ricevere la mancia. Per rispondere a questa esigenza e semplificare l’accettazione e rendicontazione delle mance, SumUp consente ai propri esercenti di utilizzare la funzionalità Tipping sulle soluzioni Solo, Solo Lite e Tap To Pay: come emerge dai nostri dati, negli ultimi due anni, il trend della mancia digitale è in crescita, spinto dalle novità normative e da una sempre maggiore abitudine ad accettare e a utilizzare i pagamenti con carta”.
Le transazioni con mancia sono aumentate del 41% rispetto al 2023, e tra 2022 e 2024 "il numero di esercenti che utilizza la funzionalità Tipping sulle soluzioni Tap To Pay, Solo e Solo Lite è aumentato del 24%. Analizzando lo stesso intervallo temporale, l’incasso da mance è più che quintuplicato mentre l’importo medio è aumentato del 7%".
Quanto valgono le mance digitali
Se negli ultimi due anni l’importo medio della mancia è appunto aumentato del 7%, a livello di singoli settori, gli hotel registrano la crescita maggiore (+29%), seguiti dai barbieri (+13%) e da caffè e ristoranti (+8%). Il valore della mancia, inoltre, sale con l’aumentare della spesa: tra 2022 e 2024 gli acquisti superiori a 100 euro hanno registrato l’incremento maggiore (+18%). Rispetto al solo 2023, invece, le transazioni con mancia hanno visto un aumento soprattutto in hotel (+480%), ristoranti (+50%), bar (+37%) e fast food (+13%), mentre sono diminuite tra i barbieri (-12%).
Per quanto riguarda il numero di esercenti che accetta le mance attraverso strumenti di pagamento digitali, gli incrementi più significativi si registrano nel fast food (+107%), negli hotel (+49%), nei caffè e ristoranti (+32%), e nei bar (+12%). I barbieri sono l’unica categoria in cui la percentuale diminuisce (-8%).
Cosa prevede la normativa
A regolare la tassazione delle mance è la Legge di Bilancio 2023, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 5% sulle mance ricevute dai lavoratori del settore privato (tra cui hotel, ristoranti e bar). Fino al 2024 tale agevolazione coinvolgeva il 25% del reddito annuo percepito ed era applicabile solo ai lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 50.000 euro. Con la Legge di Bilancio 2025, invece, la tassazione con aliquota agevolata (5%) è estesa dal 25% al 30% del reddito annuo percepito, mentre si alza da 50.000 a 75.000 euro la soglia di reddito per l’esenzione fiscale.
“Digitalizzare la gestione e rendicontazione delle mance -conclude Zola- semplifica il processo non soltanto per l’esercente, ma anche per il consumatore, che può versare questo compenso extra in pochi click, anche quando non ha contanti con sé, valorizzando il lavoro di chi opera nella ristorazione, nell’ospitalità e nei servizi alla persona. La normativa del 2023 è stata un passo avanti in questa direzione e nei prossimi mesi l’ulteriore agevolazione inserita nella Legge di Bilancio 2025 darà al fenomeno delle mance digitali una nuova spinta”.