I pubblici esercizi vogliono rafforzare la prevenzione della violenza sulle donne nei luoghi di lavoro: questo l'obiettivo dell'accordo con Polizia di Stato e Apci

Prevenzione della violenza nelle attività di ristorazione e nei pubblici esercizi e diffusione della cultura di genere. Questi i principali obiettivi del protocollo d'intesa siglato alla direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato tra Polizia, Gruppo donne imprenditrici di Fipe (Gdi-Fipe) e l’Associazione professionale cuochi italiani (Apci). L’accordo avrà durata biennale e prevede incontri periodici tra le parti per monitorare l’efficacia delle azioni intraprese e individuare nuove strategie di intervento.Firmatari l’accordo il Prefetto Alessandro Giuliano, direttore centrale della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, Valentina Picca Bianchi, Presidente Gdi, e Sonia Re, direttrice di Apci. Il protocollo mira a potenziare il progetto #SicurezzaVera, che ha già toccato 32 città italiane, con programmi di formazione completati in 12 città, fra le quali Trento, che ha ospitato tre incontri. Centrale sarà anche la promozione dell’app YOUPOL, che permette di segnalare episodi di violenza direttamente alle forze dell’ordine.

La firma di questo protocollo rappresenta un passo significativo nel percorso di sensibilizzazione e tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nel settore della ristorazione e dell’ospitalità -dichiara Valentina Picca Bianchi-. La cultura di genere e il rispetto delle persone devono essere principi fondanti delle nostre imprese, ed è nostro dovere, come rappresentanti del settore, promuovere ambienti sempre più sicuri, inclusivi e rispettosi. Il protocollo rappresenta un tassello fondamentale di una rete di prevenzione e sensibilizzazione sempre più ampia, che mira a rendere i pubblici esercizi non solo luoghi di lavoro, ma anche spazi sicuri per tutti. È un’alleanza strategica tra istituzioni e mondo dell’impresa, che testimonia come il cambiamento culturale passi anche attraverso il nostro settore”.

“La nostra associazione si impegna da sempre nella tutela e nella crescita della professione, mettendo al primo posto il rispetto del singolo all’interno della brigata di un ristorante, perché dal rispetto parte ogni forma di sicurezza  -aggiunge Sonia Re, direttrice di Apci-. I cuochi non sono solo professionisti della cucina: sono punti di riferimento nei loro ambienti di lavoro, leader nelle brigate e ambasciatori di valori. La loro formazione e sensibilizzazione su temi come la sicurezza e la cultura di genere può fare la differenza. Attraverso questa collaborazione con la Polizia di Stato e Fipe, vogliamo offrire ai cuochi strumenti concreti per riconoscere e prevenire situazioni di rischio, contribuendo a un cambiamento culturale che parte proprio dalle nostre cucine. La ristorazione è da sempre un luogo di accoglienza e condivisione: oggi, con questo protocollo, rafforziamo il nostro impegno affinché sia anche un luogo di sicurezza e rispetto per tutti".

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