Ferramenta: settore in salute che cresce

Dall’analisi dei dati di 4.000 aziende del settore, emerge un incremento di fatturato del 41,4% per le aziende grossiste e del 25,7% per i negozi specializzati al dettaglio

Il settore ferramenta in Italia ha vissuto un periodo di crescita importante tra il 2019 e il 2022, registrando un incremento del fatturato del 34,6%, passando da 12,57 miliardi a 16,9 miliardi di euro. Questo dato, emerso dalla ricerca presentata da Assofermet e Creditsafe al recente Global DIY Summit di Roma, evidenzia un comparto in salute e in espansione, capace di adattarsi e prosperare nonostante le sfide economiche globali.

Trend principali

In termini di scenario, il settore ferramenta si presenta dinamico e in forte espansione, sostenuto da una crescente domanda di prodotti per il fai-da-te e il bricolage. Tra i trend principali, si evidenziano l'aumento dell'adozione di soluzioni digitali, come eCommerce e piattaforme B2B, e un focus maggiore sulla sostenibilità, a partire dall'efficienza energetica. Inoltre, la continua innovazione nei prodotti e nei servizi offerti, unita a un rafforzamento della rete distributiva, consente alle imprese di soddisfare le esigenze dei consumatori e di mantenere una posizione competitiva sul mercato.

Incremento di dipendenti e grossisti

La ricerca ha analizzato le performance economiche di 4.000 aziende, mostrando una crescita nel numero di dipendenti che superano le 72.000 unità. Il numero medio di dipendenti per azienda cresce del 6,2 nel caso dei grossisti, mentre si attesta a 3 nel dettaglio. Aumentano anche le società di capitali per un totale di 6.303 in tutta Italia. Dall'analisi mirata condotta su 58 grossisti italiani, considerati i più rilevanti per il mercato, emerge che il commercio all'ingrosso è il motore del settore. Questo segmento, infatti, ha registrato un incremento del fatturato del 23,7% dal 2019 e una crescita del MOL del 119%, rispetto al 41,3% del commercio al dettaglio.

Investimenti, modernizzazione e digitalizzazione

Gli investimenti, con 2,3 miliardi per immobilizzazioni materiali (+18%) e 281 milioni per impianti e macchinari (+52,3%), hanno permesso di modernizzare il settore, migliorando l'efficienza operativa e permettendo alle imprese di individuare i trend di un mercato in continua evoluzione. La digitalizzazione, tramite portali web dedicati, ha potenziato i servizi B2B, aumentando le possibilità di scelta, la velocità di consegna e la qualità del servizio. Tuttavia, il valore del rapporto umano e della capillarità del servizio rimane cruciale, creando una sinergia tra tecnologie moderne e commercio tradizionale.

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