Il comparto della ristorazione ha finalmente un rinnovato contratto nazionale. Per la prima volta sono stati coinvolti anche banqueting e catering

Fipe-Confcommercio e le organizzazioni sindacali hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo, scaduto dal 31 dicembre 2021. Si potrebbe dire, finalmente, vista la tormentata fase di negoziazione. Il rinnovo ha trovato concordi tutte le principali organizzazioni settoriali in seno a Fipe, tranne Angem che rappresenta la ristorazione collettiva e in un comunicato del 29 maggio precisa: "L’obiettivo è ottenere un contratto nazionale della ristorazione collettiva, con adeguamento dei salari al costo della vita e un impianto normativo per rendere competitivo il settore. Le nostre richieste non hanno avuto risposta, nonostante siano effettuate dal 70% delle imprese del settore, non rappresentate in sede di rinnovo del Ccnl".

Torniamo al contratto nazionale rinnovato. “Oltre alle principali novità, come l’aumento di 200 euro in busta paga, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e la revisione dell’inquadramento del personale, il rinnovato contratto coinvolge, per la prima volta nella storia, i comparti del banqueting e del catering, riconoscendo le specificità del settore e rafforzando la sua complessa ma unica identità” commenta Paolo Capurro, Presidente Anbc-Fipe, che ha partecipato alle negoziazioni insieme alla delegazione Fipe per rappresentare le aziende del banqueting.

Anbc, l’Associazione nazionale banqueting e catering, ha messo in primo piano, sin dall’inizio delle trattative, le esigenze del settore e di tutte le aziende che ne fanno parte. “Si tratta di un importante risultato -aggiunge Capurro- che ci rende più forti e permette di fare Sistema per affrontare l’evoluzione di un mercato in continua trasformazione e sempre più innovativo e competitivo. Quello che era un nostro obiettivo, condiviso e discusso in più occasioni, è stato raggiunto con grande orgoglio e determinazione e ci permette di dare un’identità riconoscibile e valoriale”.

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