W.A.Y. – Il retailer del futuro

    • Università: Bocconi
    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Studenti:

      Bellizzi Vittorio, Cardito Francesco Maria, Fazio Martina, Marchesan Sofia, Marinoni Alessia, Sirianni Matteo

    WAY è un modello di negozio d’abbigliamento innovativo che reinventa la customer experience nel punto vendita. La novità risiede nell’ingegnerizzazione del processo d’acquisto e nel recupero degli spazi, riutilizzati per migliorare l’esperienza d’acquisto e offrire servizi accessori. Non sarà più necessario occupare grandi spazi per esporre tutti gli articoli e loro varianti (taglia, colore, forma), ma sarà esposto un solo capo per ogni singolo articolo, mentre tutte le altre varianti saranno in magazzino. Pertanto, ciascun articolo
    assumerà l’importanza che merita e potrà essere osservato al meglio dai potenziali acquirenti.

    Il cliente “ordinerà” i capi da provare attraverso la scannerizzazione di un QR Code presente sull’etichetta dei singoli capi esposti tramite l’uso di un’apposita applicazione che andrà scaricata sul proprio smartphone, o tramite un palmare che verrà consegnato all’ingresso dello store: il sistema informatico comunicherà la disponibilità dei capi e le possibili combinazioni stilistiche. L’ordine giungerà al magazzino informatizzato ed
    automatizzato che creerà il paniere di prodotti richiesti, i quali saranno poi ritirati da un commesso che li consegnerà direttamente al cliente al bancone.

    Tutto questo permetterà al cliente di visitare il negozio in modo più confortevole senza dover richiedere assistenza ai commessi per la disponibilità dei capi. Viceversa, i commessi non dovranno più rifornire le grucce espositive per ogni articolo e lo spazio da loro percorso sarà drasticamente ridotto: dovranno spostarsi esclusivamente tra l’area di picking ed il bancone.
    Nei camerini saranno presenti dei tablet collegati alla rete centrale che agevoleranno la prova dei capi consentendo ai clienti di ordinare taglie diverse da quella già provata. Inoltre, il software inserito proporrà automaticamente abbinamenti adatti al capo provato per incentivare le attività di cross selling. Una volta richiesti nuovi capi dal tablet, questi saranno consegnati da un commesso direttamente nel camerino.
    La fase di acquisto avrà luogo dove il customer journey è iniziato: il cliente procederà al pagamento tramite carta di debito/credito sul palmare stesso, che supporta la tecnologia NFC, o tramite l’app sul proprio smartphone, come se stesse facendo un acquisto online. In seguito, riceverà una bag all’uscita per portare con sé la merce.
    In WAY gli spazi recuperati diventano un luogo di ritrovo, appartenenza e svago collettivo. Il negozio avrà a disposizione un’area, accessibile solo da chi ha effettuato un acquisto superiore a 150€ o a seguito del pagamento di una somma variabile per l’utilizzo, nella quale si potrà usufruire di visori Oculus per personalizzare in realtà aumentata capi o outfit da condividere nella rete privata della community. I partecipanti voteranno le creazioni più belle ed esse verranno messe in vendita come edizione limitata in negozio, dando una partecipazione attiva alla community.
    WAY si rivolgerà principalmente ad un target di giovani smart e high tech non sono soddisfatti a pieno dell’esperienza di acquisto negli attuali store a causa dell’eccessiva confusione e del poco coinvolgimento.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Per realizzare tutto ciò, il PdV sfrutterà la sensoristica RFID per i capi e sistemi di scaffalatura automatizzati. Le etichette RFID avranno la funzione di:

    • tracciare la movimentazione del capo lungo tutto il punto vendita
    • oscurare il capo dal sistema quando è in momentaneo possesso di un cliente per la prova in camerino
    • rimuovere i capi dal sistema una volta venduti
    • essere dei tag antitaccheggio

    Inoltre, saranno presenti telecamere con AI incorporata per monitorare il customer journey. Ciò consentirà di rimodellare il layout dello store e adattarlo ai diversi articoli in modo da migliorare l’esperienza d’acquisto.
    Tali tecnologie forniranno dati fondamentali che consentiranno di profilare i consumatori, rielaborare e migliorare i trend in modo costante, tenendo conto delle loro necessità e abitudini di consumo.

    Approccio finanziario

    La realizzazione del progetto richiede un investimento iniziale di 538.790 € per beni strumentali e per l’acquisto del sistema di scaffalature automatizzato. Inoltre, vi sono spese annuali, relative a comunicazione, personale e acquisto dei capi, crescenti all’aumentare del fatturato complessivo negli anni. Si aggiungono le spese per l’affitto degli spazi in Corso di Porta Ticinese, pari a 100.440 €, ed il pagamento della rata di un mutuo necessario a sostenere gli investimenti di partenza. Il suddetto finanziamento è pari a 500.000 €.
    I ricavi nei primi due anni di attività, pari a 377.228€ e 667.403€, non consentono di rientrare delle spese e generano perdite decrescenti. Si raggiunge un risultato netto positivo al terzo anno in cui si registra un fatturato di 1.315.643 € ed un reddito netto di 8.587 €. La totale copertura delle perdite pregresse si raggiunge nel quinto anno, in cui si ha un fatturato di 2.923.650 € e un reddito netto di 468.624 €.

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