Un tema scottante quello delle notizie false che corrono in rete. È vero che il nuovo mantra: “L’ho letto su FB”, che ha sostituito l’altrettanto pericoloso “l’ha detto la TV”, non promette nulla di buono. Ancora meno per il settore dell’agroalimentare e conseguentemente per il mondo del retail, gdo o eCommerce che sia. Le fakenews corrono veloci, sono “bombe” e proprio per questo piacciono, emozionano, spaventano, giustificano rabbia e delusione, e più è grosso il pesce che viene attaccato , e più piacere si prova. Che cosa si può fare per “vincere” le fakenews? Per le aziende massima trasparenza, non nascondere nulla, se c’è un errore (può succedere) prepararsi, scusarsi, agire ... Per noi che dell’informazione abbiamo fatto una professione: resistere, resistere, resistere ... alla tentazione di facili click, alla gara sul tempo che non ti fa verificare la notizia. Non possiamo trasformare in merci paure ed emozioni, sta a noi che non siamo blogger, twitstar e neppure youtuber, quello di offrire un controcanto professionale e verificato, questo è il nostro mestiere.
"Perchè le #fakenews vanno di più rispetto a una notizia vera? Forse danno sfogo al malcontento" Così Luigi Contu, direttore dell'Ansa al #SMMdayIT. L'editoriale della direttrice Cristina Lazzati (da Gdoweek n. 8/2017)