Annosa la questione del prezzo, soprattutto quando sul mercato si affacciano competitor snelli (classicamente i discount, ma oggi anche gli e-tailer) che hanno meno costi di gestione e il supporto della finanza. A quali standard ci si deve allineare? In presenza di molteplici canali della stessa insegna, il prezzo online deve far riferimento al canale fisico della stessa o ai competitor dell’eCommerce? Differenziare il prezzo tra online e offline è giusto? Il cliente come la prenderà? Non dimentichiamo che, quando il marketing fa un buon lavoro, il cliente è “avvolto” e ingaggiato e quindi non si limita a un solo canale, ma li naviga tutti e potrebbe non apprezzare prezzi diversi secondo la location (classicamente iper e super) o ancor di più rispetto alla sua spesa su mobile (verificabile all’istante) o nel negozio fisico. Nelle prossime pagine analizzeremo come si sta muovendo il retail. A nostro parere, non bisogna mai dimenticare che, qualsiasi scelta si faccia, il cliente è e deve rimanere al centro.
Il prezzo giusto: qual è? A chiederselo non solo i clienti ma anche i retailer presi (e un pò persi) tra online e offline, format diversi...e una concorrenza al cardiopalma. L'editoriale della direttrice Cristina Lazzati (da Gdoweek n. 7)