Ancora una volta la distribuzione diventa terreno di competizione politica, si torna su aperture e chiusure festive, domenicali; ancora una volta si parla di grandi gruppi che si mangiano i piccoli commercianti, di centri commerciali che desertificano i centri cittadini ... Poi aggiungiamo i nuovi “cattivi”: l’eCommerce, con le sue consegne domenicali, i suoi tempi lampo, la sua avvenente comodità.
Ammetto, sono perplessa; fatico a capire la strategia (mentre mi è chiarissima la tattica ...), ma non siamo in una campagna di marketing (e neppure elettorale, a ben vedere) e che la politica protezionistica non paghi è un fatto risaputo e sperimentato. Il protezionismo impoverisce tutto il sistema, è come il 6 politico: far bene, far male, non far nulla ... Alla fine tutti promossi ... con il 6.
Capisco che limitare la competizione aiuterebbe molti gruppi a liberare risorse economiche, significherebbe meno costi del personale. Possiamo facilmente dedurre che questo si tradurrebbe in una diminuzione dell’offerta di lavoro. Ma se l’obiettivo è di aumentare l’occupazione ... Come la mettiamo?