"Un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari", così Giovanni Coboli Gigli, presidente di Federdistribuzione, definisce la legge approvata lo scorso 3 agosto dal Senato della Repubblica che semplifica il processo delle donazioni di prodotti alimentari e farmaceutici.
Secondo lo studio Surplus Food Management 2015 del Politecnico di Milano la distribuzione dona ogni anno 65 mila tonnellate di prodotti alimentari, pari a circa 220 mila pasti al giorno. Quantità che, grazie alla legge appena approvata, potrebbe arrivare a raddoppiare, come indicato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, fino a 480 mila tonnellate di donazioni, per arrivare al milione di tonnellate annue.
"Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l'invito contenuto nella norma - prosegue Coboli Gigli -, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano. Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso".
Federdistribuzione partecipa insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione Nazionale Consumatori, al progetto Life-Food Waste Stand Up, con l'obiettivo di sensibilizzare al contenimento dello spreco ed educare al recupero delle eccedenze.
Per quanto riguarda i locali food, Gregorio Fogliani, presidente della Onlus Qui Foundation, attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono, ha commentato: "Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità si cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di 10 anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 550 mila pasti all'anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione".