Secondo Steve Hasker (in foto), il potere del consumatore, in un contesto caratterizzato da processi di accesso all'acquisto non più lineari, ma complessi, sta cambiando per la presenza di nuovi consumatori, dei social media, dei rapporti di fiducia basati su relazioni aperte, nuove forme di comunicazione e di shopping.
Sempre più potente perché accede a maggiori informazioni
"Oggi è molto chiaro che il consumatore sta cambiando nelle sue modalità sia di accedere e selezionare gli acquisti sia di interagire con prodotti e media - spiega Hasker-. È sempre più potente perché accede a sempre maggiori informazioni. E questo vale a livello globale tanto per i Paesi ad economia avanzata quanto per quelli emergenti, destinati a rappresentare il motore dello sviluppo e della crescita economica"
Cambiamenti demografici
Nei prossimi anni assisteremo infatti a sostanziali cambiamenti demografici che modificheranno i modelli di consumo esistenti: ad esempio, negli Stati Uniti, tra cinque anni, la popolazione di origine ispanica contribuirà al 60% del Pil così come crescerà l'incidenza sui consumi di afro-americani e asiatici. "Si tratta di nuovi consumatori da leggere, capire, soddisfare in Usa come nel resto del mondo-precisa Hasker-. Il potere dei consumatori è destinato ad aumentare soprattutto per l'influenza di Internet sugli acquisti, con le nuove opportunità fornite da tablet e smartphone, che ampliano i momenti di acquisti e le possibilità di acceder alle informazioni: si pensi che nel mondo esistono 4 miliardi di siti e cresce il numero di chi utilizza contemporaneamente tablet e televisioni (oggi sono il 30%). Questo vuol dire che oggi stiamo scrivendo solo il primo capitolo dell'economia basata sulla rete e sui social media, in cui i protagonisti sono i video, ma chissà quanti altri ne scriveremo, a patto di capire come utilizzare in maniera conveniente i big data che internet ci permette. In quest'ottica, dobbiamo affinare i nostri strumenti di ricerca e stringere partnership con operatori che ci permettano di migliorare la qualità dei nostri panel. Per questo abbiamo stretto accordi con Facebook e stiamo trattando in esclusiva con Twitter per misurare l'impatto dei social media sulle campagne pubblicitarie, un servizio in Italia dal 2014”.