Il retailer canadese Hudson's Bay Company (HBC) ha annunciato un incremento dei ricavi nel primo trimestre non male (considerando i tempi). Parliamo di un +4,4%, performance consolidata a periodi comparabili (-1% a valute costanti). La controllata di HBC, Saks Fifth Avenue, insegna che contraddistingue fra i più famosi, su scala world-wide, grandi magazzini, acquisiti da Hudson's Bay a fine 2013 (trovandosi in portafoglio anche gli outlet Saks Off 5th) registra al contrario un calo di quasi il 6% (-5,7%).
Le vendite di prodotti moda a prezzi scontati, ampliato lo scorso gennaio con l'acquisizione del sito di vendite flash Gilt Groupe (per 250 milioni di dollari), flette del 4,1% a periodi comparabili, contro il +10% messo a segno un anno prima.
Le attività di HBC in Europa indicano +0,7% nel trimestre terminante il 30 aprile, come somma delle prestazioni di diversi importanti addendi commerciali: Galeria Kaufhof, Galeria Inno (catena di grandi magazzini in Belgio) e Sportarena (abbigliamento sportivo), entrate in portafoglio con l'acquisizione nel 2015 dei grandi magazzini Galeria Kaufhof (foto in apertura) da Metro Group.
A fare la differenza nella trimestrale non solo il canale dei grandi magazzini (+2,3%), trainato dalle attività "core" di Hudson's Bay in Canada, ma anche quello online, che ha messo a segno un +7,4% a cambi comparabili.
HBC sembra -questa è l'impressione delle testate specializzate nel mondo fashion- macinare migliori risultati di altri concorrenti americani, come Macy's i cui ricavi piangono -5,6%, Gap che non ride affatto (-5%) e Nordstrom che non sorride ma nemmeno painge (-1,7%). A questi player d'eccezione si accoda il tristanzuolo risultato (-2,4% trimestre terminante al 31 gennaio 2016) di Neiman Marcus Group, che controlla fra l'altro Bergdorf Goodman.