Dai principali dati del bilancio 2014 Carrefour ha imboccato una via che dovrebbe portare, crisi e recessioni nazionali permettendo, al riequilibrio dei conti e della struttura. Il giro d'affari (74,7 miliardi di euro al netto Iva) è aumentato del 3,9% (+2,8% a perimetro costante), ma le cifre più importanti le troviamo nelle righe inferiori del conto economico, dal Roc (risultato operativo corrente) al risultato netto. Quest'ultimo ha messo a segno un complessivo +24,6% salendo a 1.182 milioni di euro: +6,1% in Francia, +9,6% in Europa, e +23,2% in America Latina. In Sud America Carrefour realizza più utile (685 milioni di euro) che in Europa (Francia esclusa) dove appunto il risultato netto è di 425 milioni di euro. L'Asia è invece un semi-disastro: -24,8% di risultato operativo.
America Latina
Le vendite aggregate di Francia e America Latina rappresentano il 66% del giro d'affari complessivo, e addirittura l'80% del risultato netto.
Aumentano anche il margine commerciale (23,2% sul fatturato) e il margine operativo corrente (3,2%) salito a 2,38 miliardi. Leggendo la stampa francese si rileva un orientamento positivo verso la conferma del mandato a Goerge Plassat nel corso della riunione del cda prevista per l'11 giugno 2015. Fra gli avvenimenti più importanti del 2014, ricordiamo l'acquisizione in Francia della catena discount Dia (800 punti di vendita, e vendite per 3,2 miliardi di euro), la costituzione di una società immobiliare (Carmila) di cui Carrefour detiene il 42% e che controlla le gallerie commerciali con magnete alimentare Carrefour, e nel nostro Paese l'acquisizione di 53 supermercati ex Billa (58.000 mq).