Non dev'esser facile per i giornali inglesi più tradizionali come The Guardian e The Telegraph constatare, più o meno a malincuore, che i discounter tedeschi viaggiano con il vento in poppa, a una velocità doppia delle supercorazzate come Tesco e Sainsbury. Sia ben chiaro, Aldi e Lidl non sono barchette: nel Global Power of Retailers la prima si trova all'ottavo posto mondiale, subito dietro la connazionale Metro, in una classifica nella quale fra le prime 10 insegne del pianeta Tesco è in quinta posizione e l'americana Target in decima, solo per citare due gruppi che stanno attraversando una fase interna e di mercato piuttosto travagliata (Target sta licenziando migliaia di dipendenti e Tesco chiuderà 43 punti di vendita, cancellandone 49 dalla suo calendario di aperture).
Nel 2015 Aldi aprirà in UK 60 punti di vendita per una superficie di vendita complessiva di 94.758 mq, più di quanto previsto da Sainsbury's, Morrisons e Tesco messe insieme. Lidl che è al 4° posto mondiale nella classifica Deloitte con un net retail revenue di 98,662 miliardi di dollari, aprirà nuovi discount per totali 31.586 mq, una superficie di vendita complessiva doppia rispetto a quella prevista da Tesco.
Secondo IPD e Colliers, i 94.758 mq pianificati da Aldi superano di gran lunga (55.740 mq) lo stock programmato da Asda. Non arrivano a 80.000 i mq nella pipeline di tre regine del retail brit: Sainsbury (42.000 mq), Morrisons (20.438) e Tesco (15.790). Marks & Spencer, il cui format di convenienza e prossimità a insegna Simply Food sta riscuotendo un buon successo, aprirà 55.740 mq.
Lo sviluppo dei discounter tedeschi nel territorio dei big four (Tesco, Sainsbury's, Asda, Morrisons) continua: Aldi ha una quota del 5% (2014, fonte: Kantar Worldpanel) e il rivale Lidl è salito al 3,5%. Nel novembre 2014 Aldi ha annunciato la creazione di 35.000 posti di lavoro in UK con l'apertura di nuovi discount che porteranno entro il 2022 la sua rete Oltremanica a 1.000 punti di vendita, il doppio degli attuali.
"I supermercati tradizionali sono stati danneggiati dal desiderio dei consumatori per spese più piccole combinate con crescenti ordini dai siti -spiega James Watson, responsabile di Colliers UK - Anzi, secondo molti analisti le catene inglesi, visti i margini sempre più ridotti, stanno incentivando gli acquisti on line con tariffe di consegna molto basse, appena sufficienti a coprire i costi".
Ma Aldi non dev'esser considerato un invasore teutonico: è in Inghilterra da 25 anni e sarà lo sponsor del team Olimpico inglese nelle prossime competizioni del 2016, a Rio de Janeiro: un deal da 10 milioni di sterline.